… del Gabbiano di Giulianova a mare. Mi fermo per due bocconi veloci. Non riesco a passare da Giulianova senza salutare Tania, Marco, lo staff e le cuoche del Gabbiano.
Ti piace? Mi dice Marco mostrandomi lo scorfano qui sotto.
Moltissimo ma faccio sempre tanta difficoltà a lavorarlo. Cosa ci fate? Marco ride: lo faccio in guazzetto e per i tuoi amici faccio due trenette Senatore Cappelli. A te lo lascio così. Intanto vi faccio divertire. Vuoi assaggiare un olio che fa un mio amico con tutte le foglie? Sapete quanto sono curiosa e così accetto di buon grado questa sfida. Olio con le foglie? Boh? Marco lo serve su fette di pane bruschettate.
Non ha un nome l’amico dell’olio. Non ha etichetta l’olio. Forte. Sa proprio di foglie ma è fresco. Aggressivo ma piacevole. Il pane è più buono dell’olio. Lievitazione naturale, pane bianco di farina di grano tenero, crosta delicata e sottile, mollica piena di buchi. Mi prenoto per un filone prima di andare via.
Prima dello scorfano arrivano numerose coccole che provengono dal mare. Come i gamberoni qui sopra e le seppie grigliate qui sotto.
Cozze gratinate e trigliette fritte al momento. Se queste non sono coccole cosa sono? Vado in cucina a dare un bacio a Tania e a Domenica… Esci che poi sai di fritto!!! Ma chi se ne frega?
Tania e le sue donne. Mani velocissime ogni mattina puliscono chili di gamberi e li selezionano per tutti gli usi dall’antipasto al sughetto. Sfilettano pesci di ogni misura. Sono donne nate e cresciute sul mare. Amano il mare. Anche la parte meno piacevole che è il maledetto puzzolente lavoro di pulire il pesce.
Ma ecco Marco con il mio scorfano…
Non era più bello da crudo? Buonissimo. Quel pomodoro rosso e succoso appena scottato lo ingentilisce e lo addolcisce.
Ottima scelta quella di fermarmi da Tania e Marco… i figli del Gabbiano!