Case nelle grotte scavate nei sassi. Risalgono a così talmente tanti anni fa che possiamo parlare di Paleolitico.
Quel poco che so della storia antica mi fa venire in mente l’Età della Pietra, immagini incise di cacciatori virtuosi e vittoriosi. Non avevo mai visto Matera. Ognuno ha i suoi difetti.
Un’ora buca, si proprio come a scuola, durante un viaggio di lavoro mi ha concesso questo privilegio. Un’ora in tutto, viaggio da Altamura compreso.
E’ pomeriggio. E’ il 18 luglio. Il sole scalda e fa sudare e mi piace da morire. Adoro il sole del sud Italia. Lì lo trovo al suo posto. Ed il vento. Pure quello sta molto bene lì.
Matera mi emoziona subito. Premetto che cammino zoppicando. Ho una caviglia distorta a causa di un polpaccio che mi si è tirato durante un ballo scatenato i primi di luglio.
Avrei dovuto fare la brava, stare ferma sul divano con ghiaccio e pomate varie ma non l’ho fatto. Per cui mi trascino in viaggio una caviglia elefantiaca che fa pena/tenerezza a tutti e che rallenta i miei movimenti e quelli di chi sta con me.
Ma torniamo a Matera. Voglio passeggiarla a piedi, bella pretesa!, anche se sembra, e poi ne avrò la conferma, che si può girare in tondo in macchina. Parcheggiamo e scendo disinvolta lentamente.
Mi godo il cielo che è di un celeste accecante come il sole.
B&B nei sassi e ristoranti nei sassi e osterie nei sassi e case private nei sassi. Tutto restaurato in punta di piedi con una grazia che, perdonatemi, mi meraviglia.
In giro profumo, anzi odore di cucina, di aglio, patate, pollo, carne arrostita al forno. Pomodori e peperoni. Pane cotto a legna.
C’è poca gente. Mi dicono che la sera si anima ed è movida! Tutti i sassi prendono luce e vita. Non avrò la fortuna di vederla ma me la immagino.
Entro in un sasso e mi trovo davanti un presepe. Un vero presepe. Ridono i ragazzi dello staff di Eustachio Rizzi , vanno dai 60 ai 20anni quindi sono tutti ragazzi.
Il presepe è Matera in miniatura. C’è anche la bandierina che indica ‘noi siamo qui’.
Il dolore alla caviglia mi aiuta a mentire e dico: è molto più bella vista così. Non è vero Signora, mi incoraggiano i ragazzi, deve visitarla sasso per sasso. Intanto compro un sasso. Una bella pupa, leggermente scolpita, che rappresenta la fertilità delle donne in mezzo a tutti i sassi del mondo.
Le fa molto male Signora? mi chiede uno dei ragazzi che ha una spalla fasciata. Solidarietà fra malandati? Un po’ rispondo. Faccio fatica a scendere. Se salgo sto bene e se guido anche. Secondo me deve mettere un cerotto omeopatico che rilascia durante il giorno dei principi attivi tipo l’arnica così almeno sente meno dolore. Bella idea… vada alla Farmacia qui sotto dalla mia amica che glielo facciamo trovare. Avevo anche bisogno di un bagno schiuma. Pure quello le facciamo trovare. Grazie sono commossa.
Ospitalità eccellente fra i sassi: la farmacista è già allertata di tutto. Ho preso i cerotti che in realtà qualcosa mi hanno fatto ed il bagno schiuma di cui avevo bisogno.
Matera non merita un viaggio toccata e fuga. Prenotatevi un B&B dignitoso e rimanete qualche giorno. Il mare è a pochi chilometri ma se siete a Matera che vi importa del mare? Poi vicino c’è Gravina di Puglia che mi dicono sia ancora più bella di Matera, i sassi sono nati lì.
E Altamura. La cattedrale bianca al centro della città voluta e costruita da Federico II, l’unica opera religiosa che ha fatto in Italia, è bianca accecante sia di giorno che di notte. Ci sono i Funghi Cardoncelli, il Pane, la Focaccia Blues… e che volete di più?