Appurato che il matrimonio farro e legumi è la famosa ‘morte sua’ ispirata da Roberto Nardiello,che nella vita non fa il cuoco, vi regalo la Pasta e Ceci della mia Tata Pasqualina.

Appurato che il matrimonio farro e legumi è la famosa morte sua ispirata da Roberto Nardiello, che nella vita non fa il cuoco,  vi regalo la Pasta e Ceci della mia Tata Pasqualina.

Quando si parla di minestra è raro che il formato di pasta venga specificato. Possiamo usare pennette, tubetti, mezzi rigatoni, conchigliette, maccheroncini, orecchiette ed anche pasta lunga spezzata.

Per la Pasta di Farro con i ceci potete utilizzare: tubetti, maccheroncini, mezzi rigatoni, fusilli e tagliatelle spezzate. Procedete così:

Ingredienti

200 g di pasta di farro

200 g di ceci

1 spicchio d’aglio

1 rametto di rosmarino

olio extravergine, sale e pepe nero a mulinello

I ceci devono essere messi a bagno la sera prima. Tata Pasqualina sceglieva quelli piccoli che comprava sfusi al mercato delle erbe. Piccoli e chiari. La mattina dopo li lessava con lo spicchio d’aglio. La casa che profuma di ceci me la fa sentire ancora vicina. Ne verificava la consistenza schiacciandone alcuni fra le dita. Ho sempre pensato che le dita della mia Tata fossero ignifughe, le utilizzava anche per girare le cotolette durante la frittura. Qualche attimo prima univa il rametto di rosmarino e spegneva. Un terzo dei ceci lo passava al passaverdure e veniva fuori una cremina morbida e compatta. Al momento del pranzo metteva la pasta nella pentola dove i ceci erano conservati al caldo insieme alla loro acqua e la portava a cottura piano piano come fosse un risotto, aggiungendo ancora acqua dei ceci che aveva messo da parte. Alla fine amalgamava la crema calda, toglieva il rosmarino e l’aglio e condiva fuori dal fuoco con sale, olio extravergine e pepe nero.

Una variante ghiotta che forse al nostro amico Roberto piacerà molto di più era la spolverata di salsiccia appena rosolata e sbriciolata su ogni porzione. W la salsiccia!!!