Lunedì sera sono a Milano. Pioggia noiosa e appiccicosa. Aria ferma tiepida. Umidità dappertutto. Sono con le mie amiche Marina Malvezzi e Alessandra Beretta. Due passi nel deserto C.so Garibaldi e poi al calduccio nella bohemien Incoronata che si chiama così perché di fronte c’è la Chiesa dell’Incoronata.
Il locale è lungo e stretto e separato dalla porta della cucina da una credenza simile a quella di mia nonna che ho restaurato anni fa. Vernice beige e manici dei cassetti in metallo. Luce gialla riposante. Attaccapanni stile scuola materna sulle pareti in basso e in alto immagini dedicate alle mostre che periodicamente trovano nell’Incoronata il loro museo alternativo.
Tutto qui sembra essere in movimento. Anche il menu che Vittoria studia giornalmente in base agli ingredienti ma anche in base ai piatti più gettonati del giorno. Il menu è cucito addosso a lei. Vittoria sta in Italia da solo 10 anni ma ha già lavorato con Claudio Sadler, Fabrizio Ferrari e Edoardo Ferrera. Vittoria ama l’Italia e i suoi piatti sono i classici come le puntarelle, la tartare, il risotto, la zuppa di pomodoro ecc…
Le puntarelle di Vittoria sono condite con una salsa deliziosa all’aglio, il risotto è colorato dalla papaya, la zuppa di pomodoro si accompagna allo zenzero, la tartare è con menta e mirtilli.
Vittoria viene dal Congo quello piccolo. Ha girato il mondo con la curiosità di una bambina. I suoi occhioni meravigliosi lo dimostrano ogni volta che le parli.
Sono molto affezionata a questa ragazza, l’avrete capito. La cucina dove si muove è piccola e sono solo in tre. Per cui chapeaux per la velocità con cui escono le commande e per come sono tutte luminose, levigate e per presentate. E che buone!
Ogni piatto che abbiamo scelto ci ha convinte senza ombra di dubbio. Alessandra da buona vegetariana ha scelto la zuppa di pomodoro allo zenzero e i finferly gratinati.
Le mie puntarelle sono ottime. Ottime anche per chi come me si aspettava un gusto di alici di mare che era degnamente sostituito dalla delicata salsa all’aglio.
Poi ho voluto assaggiare la frittura di gamberi alla creola. Gustosissimi! Paprika prima della tempura e cocco fresco grattugiato intorno. Da rifare a casa.
Marina in attesa della sua tartare ha preso gli Spaghetti ai fiori di zucca con la ricotta affumicata. Ottima cottura ed equilibrio.
Da brave bambine ci siamo assaggiate una i piatti dell’altra. Un risotto al porto, fuori programma, è stato al centro del tavolo solo per pochi minuti.
E’ stata proprio una bellissima serata.