Lungomare di Fiumicino e la cucina di Salvatore Novello all’Oltremare. Una conferma se proprio ne avevo bisogno. Polpettine di triglie e Crudo di sgombro, tanto per fare qualche nome dei piatti che Salvatore ha cucinato solo per me.

Si, stavolta è vero. Salvatore era fuori per un piccolo contrattempo ed è rientrato solo per me. Ha fatto proprio bene. Sopra le polpettine, eteree e intensamente trigliose, sotto il piatto di crudi. Lievi ma molto saporiti.

Il sole entra dalla veranda illumina e rende ancora più vivaci i colori esaltati dall’uso sapiente che Salvatore fa dell’olio extra vergine d’oliva.  Ci arrivano due antipasti caldi: il polpo e la zuppetta di piselli e calamari. 

Il polpo non è degno di te, teso’!. mi dice Salvatore uscendo dalla cucina. Era troppo pesante? chiedo. E brava teso’! 

 Ti piace la palamita? Sei riuscito a farmi mangiare lo sgombro crudo? Sai che non lo amo affatto né crudo né cotto. Il tuo era eccezionale. Da ricordare. Portami quello che vuoi… 

Ecco qui sopra la mia palamita con accanto bollenti e soffici frittelle di cavolfiore e insalata di pomodori con cipolla rossa. Non volevo la pasta. Non la voglio mai. Salvatore, testardo, ha fritto i miei spaghetti insieme alle frittelle.

Vi esorto a cenare all’Oltremare, a fare due passi sfidando il freddo e ventoso lungomare. Vi scalderete l’anima ed il corpo in una delle camere della locanda che sono colorate, calde e invitanti come i piatti di Salvatore.

Vi lascio con l’sms che Salvatore mi ha mandato qualche giorno dopo la scomparsa del mio papà. Mi ha autorizzato a farlo e lo faccio perché mi ha prima commosso e poi fatto ridere: Buongiorno principè. Stai un po’ meglio? Lo so è dura. Fatti forza. Purtroppo sta vita ci mette sempre di fronte a prove severe e questa è una delle più grandi. E’ una ruota immensa che gira e noi siamo i raggi. A presto ti mando un forte abbraccio.

Grazie Salvatore. A presto.