Sono a cena con Luca il sabato prima del Vinitaly. Scopro che è il suo primo Vinitaly così gli faccio, di cuore, tanti auguri. Perché? mi domanda curioso. Perché anche se ogni Vinitaly in fondo è uguale all’altro è bello che ci sia una prima volta. Goditela!

 

Classe 1985, Luca festeggia i suoi bellissimi 28anni proprio a Verona l’8 aprile. Con bistecca, patate e insalata. Un buon primitivo e un sorso di whiskey. Il giorno dopo lo bracco e gli chiedo tutto di lui. (Luca è con me nello stand dei Conti Zecca. Ha fatto la tesi di Laurea con loro e su di loro con Antonio Romano come Prof. Antonio è il Direttore Commerciale dei Conti Zecca.)

Sono un tecnico industriale perito tessile. (Luca)

E come mai una tesi sul vino? (Io)

E’ una storia lunga… (Luca)

In così pochi anni? (Io) Invece è proprio una storia lunga. Luca nasce a Legnano. Suo papà è salentino e lavora nell’esercito. Così dopo qualche anno rientrano tutti a Muro Leccese. Da ragazzo è un po’ immaturo, lo dice lui stesso di sé stesso e i genitori fanno di tutto per renderlo più responsabile. Luca, a differenza di tanti suoi coetanei, lavora sempre. Anche mentre studia. Fa il cameriere nei bar e nei ristoranti. (ecco perché è così disinvolto con vino e bicchieri…)

Dopo il diploma, studia Comunicazione Linguistica Internazionale e fa una triennale discreta. Affascinato dalle lingue studia come appassionato sia l’inglese che lo spagnolo. (ora li parla e li scrive benissimo) e si becca un Erasmus a Siviglia nel 2008. Bell’annata. A Siviglia impara veramente a cavarsela da solo. Lontano da casa e con amici da inventarsi sul posto. Rientra a Torino e studia sodo. Si laurea alla quinquennale con 110 e lode con la Tesi: Il Commercio del Vino questione di lingua e cultura. 

Mi faccio spiegare e Luca ha paura di annoiarmi. Mi racconta cose che già so ma che so perché me le sono dovute imparare da sola. Gli aggettivi che descrivono una sensazione, un colore, un sapore non sono simili in tutte le lingue. Bello scoprire che in inglese ne bastano veramente pochi di aggettivi.

Ogni volta che un asiatico entra nello stand Luca lascia qualsiasi cosa stia facendo prende un taccuino si siede ed ascolta. Un ragazzo che ascolta e prende appunti. Gli ho consigliato di non scartare mai niente. A scartare c’è sempre tempo. Così Luca assorbe come una vera spugna tutte le trattative commerciali che sente e vede. Dalle semplici alle complesse.

Il fratello piccolo è a Kyoto a studiare il giapponese. E lui vorrebbe essere lì. Ma anche qui. E poi chissà?

Una sera a cena insieme si è fatto corrompere ed anche lui ha percorso il tragico sentiero delle 3 p. Qui mancavano la pasta ma per il resto era il canonico 3 p.

Cosa ti piace mangiare?  Vedo che stai attentissimo a non mescolare le proteine, ai carboidrati…

Sono stato cicciottello fino ai 15anni. Oggi mangio lineare, pulito, senza troppi condimenti. Triste dico io! Non proprio triste. qualche volta faccio anche uno strappo alla regola. Ma è un strappo ogni tanto. So cosa vuoi sapere… qual è il mio primo piatto preferito? le orecchiette al ragù come le fa mia mamma. Mi piace anche il risotto allo zafferano. Quando è fatto bene. Della Spagna mi ricordo un pollo in salsa di mandorle e le colazioni. Da urlo. Vino? Ne bevo poco. Guarirai, ragazzo, guarirai… il mio preferito il nero d’avola. Il mio cuoco preferito: Gianfranco Vissani. 

Aspetta che lo chiamo. Sarà anche questa una bellissima esperienza. Da ricordare.

Ci salutiamo mercoledì mattina. Luca ha un treno che lo aspetta. E’ commosso e due lacrime gli riempiono gli occhi.

Un grande direttore commerciale sta per nascere. Uno con dei sentimenti però. Di questi tempi ne abbiamo assolutamente bisogno.

Se volete contattare Luca scrivetegli a  luca.depascalis@hotmail.it