… una bellissima serata fra terra, pascolo e vigna. Molti amici e amiche al mio tavolo si sono trattenuti fin dopo l’una. Quando si dice che la Grappa Poli scalda il cuore è un dato di fatto. Ma andiamo per ordine…
… sono circa le 21 ed in moto con un centauro d’eccezione, Allan Bay, arrivo a èdivino. Pasquale mi accoglie con le golose Friselle Ala di Senatore Cappelli che vedete qui sopra. Sono farcite con la mitica insalata di mammà.
Pasquale è un signore elegante e delicato. Finalmente con lui faccio chiarezza sulla brigata (nel mio precedente scritto su di lui avevo fatto sposare sua sorella con il suo secondo!) Il responsabile di sala si chiama Sandro Javè ed è anche il responsabile amministrativo. Poi c’è Luigi Esposito, il simpaticissimo cuoco napoletano. La sorella di Pasquale si chiama Margherita Romano ed è in cucina anche lei. Alle sei del pomeriggio ha condito i miei Rigatoni Senatore Cappelli Ala con pomodoro, basilico e bufala.
Ci servono Simone e Maurizio, i due camerieri di èdivino. èdivino apre alle 7 e 30 con la prima colazione (dolci, paste e croissant della Vecchia Milano). Alle 12 c’è un ricco buffet con verdure di stagione. Alle 17 è l’ora del the, del caffè e della cioccolata calda. L’aperitivo è personalizzato da giganteschi taglieri di salumi, formaggi, verdure e frutta. A cena grandi piatti unici. Intanto Luigi in un angolo della sala salta i miei Spaghetti Taganrog Ala.
Una ricetta semplice e gustosa: Spaghetti Taganrog Ala con carciofi e pancetta. Come definiresti la tua cucina? chiedo a Pasquale. Sorride con gli occhi e mi risponde: cucina di sentimento, cucina passionale. Mi alzo tutte le mattine alle sette meno un quarto. Sono 7 mesi e mezzo che ho aperto qui a Milano. Ogni mattina mi frullano tante idee nella testa che applico durante il giorno. Non posso trattenermi e gli chiedo di Capri. Capri l’ho lasciata lì. E torna in cucina…
L’altro protagonista di questa serata fra terra, pascolo e vigna è Alberto Masseroni e le carni della sua nota macelleria sui Navigli. Stiamo per assaggiare la sua Fassona tagliata a coltello…
Una deliziosa tartare con luminose verdure crude. Luigi Esposito ha fatto il pinzimonio con filetti di acciughe, capperi, senape olio e sale. Da trascinare via con la carne che io però ha mangiato senza nulla. Bravo Alberto.
Sempre di Alberto Masseroni è il Cappello del prete con cui Pasquale ha fatto un Brasato da leccarsi i baffi. Le mie amiche esperte mi dicono che erano anni che non ne mangiavano uno così. Sapori antichi di chiodi di garofano e bacche di ginepro.
Vi confesso che giovedì sera, mentre chiacchieravo al telefono con Pasquale per affinare notizie su di lui, un brasato bolliva lento nella mia cucina… copiona! ma come l’hai fatto? Mi rimprovera Pasquale. Come mi hai detto tu. l’ho messo nel vino rosso (un mio rosso piceno locale) con cipolla bianca, carota, mele, succo di arancia, alloro, chiodi di garofano, bacche di ginepro, cannella, pepe e sale per 12 ore. Ora lo sto cucinando da 2 ore e ne avrò per altre 2 credo.
Ti sei dimenticata il sedano! Ma Pasquale non sa che io e il sedano non ci siamo mai capiti e non ci capiremo mai! E non avevi il fantastico Pinot Nero che ho usato io. Quello di Casavyc. Non ce l’avevo, è vero, ma in compenso l’ho bevuto ed apprezzato durante questa cena/spettacolo. All’arrivo dei dolci, ma quanti!, arriva anche la Grappa Poli al miele. Come già detto in apertura i miei commensali non fanno cenno di alzarsi. Scaldati dai dolci, dalle alchimie di Jacopo e dalle risate contagiose di Luigi e Pasquale.