Lucio Tabarrini è il patron di un supermercato sui generis, in senso positivo. Grande professionista in macelleria, attento e sensibile quando si tratta di prodotti da inserire. Quindi la sua è la più bella e competente clientela di Perugia. Si trova in via Van Marle 1. Durante una dei miei ultimi viaggi umbri, quello con la pioggia tropicale!, io e Lucio abbiamo deciso che qualcosa insieme dovevamo proprio farla. Una cena? Non le solite cene degustazione ecc… ma una cena partecipata, come quelle che fa lui… partecipata?

Arrivo un’ora prima in un agriturismo, anche questo sui generis, verso Cenerente. Le cene partecipate Lucio le fa tutte qua (se volete info chiamatelo in bottega). Quando ha proposto il tema della nostra cena hanno aderito così talmente tante persone che le cene sono diventate due. Lunedì 2 e martedì 3. Quasi una pre-natalizia bis. Tema delle cene: un percorso a ostacoli fra i miei Senatore Cappelli, Taganrog e Farro e le sue carni.  

Nella prima foto potete notare Lucio, da me volutamente decapitato per fare spazio alla carne: una fassona vellutata tagliata a coltello e condita con cipolla rossa di Tropea, poco sale, niente pepe, origano, capperi sminuzzati e limone. Ma solo alla fine. L’ho assaggiata durante tutte le fasi. Buonissima anche nature.

Se c’è un re c’è anche una Regina. Quella di Lucio si chiama Paola. Guardate quanti cannoli di Rigatoni Senatore Cappelli ha preparato per noi. Saranno la sorpresa finale.

Ed eccola qui Paola, bella e sorridente, come tutte le donne umbre. Sono belle di una bellezza mediterranea molto particolare. Ormai ne sono convinta.

Paola mi aiuta a fare una piccola esposizione dei prodotti che saranno gustati stasera. Le mie paste, di cui strada facendo vi racconterò.

 

Apriamo la cena partecipata con le bolle di Mario Falcetti: Quadra Saten continuiamo con il Ribolla Gialla di Bastianich, finiamo con Apianae di Alessio di Maio. La parte alcolica della cena è notevole…

Il velluto di tartare di cui sopra Lucio lo abbina a dei piccoli e soffici gnocchi fritti, poco umbri ma perfetti, accanto una friesllina, ammorbidita qualche ora fa con una crema di patate e porcini. Ecco il tocco di Umbria che ritorna…

D’ora in poi sarà un crescendo di intensità di sapori e profumi e un racconto per ognuno di loro.  E’ a questo punto che capisco il perché della parola partecipata.  Il pubblico, circa 56 persone divise in due sale e pochi tavoli grandi che parlano fra loro a voce alta, mi travolge di domande: sui grani duri, sulle friselle, sugli spaghetti. Dico loro che stasera avranno il grandissimo privilegio di assaggiare e confrontare gli Spaghetti Taganrog con gli Spaghetti Senatore Cappelli. Due eccellenze di grandissimo vale a confronto.

Spaghetti Taganrog con olio umbro, of course, e scaglie di tartufo bianco. La dolcezza del Taganrog contrasta con il tartufo. Il boccone persiste e avvolge il palato. Abramo, uno dei Lucio’s boy ripassa con il vassoio. Cottura perfetta. Tenuta ancora meglio. Alcuni fanno il tris…

Per gli Spaghetti Senatore Cappelli Paola ha preparato il classico ragù perugino. Che bolle il pentola, anzi brontola, per più di 5 ore. I pezzi di carne rimangono intatti e vengono tolti dal ragù. Gli Spaghetti cuociono direttamente nel sugo e diventano un tutt’uno. Qualcuno mi fa notare come il sapore della pasta sovrasti quello del pomodoro… non abbiamo mica raccontato fandonie sulla capacità del Senatore di mantenere intatta la sua prepotente personalità!

Quando affronto l’argomento farro, Fusilli di farro, un signore polemico (ce ne sono sempre se no che gusto c’è?)  storce il naso e mi dice che passa al secondo di carne.  Poi sbircia nel piatto del vicino ed io gli dico gentile: assaggi. Fusilli di farro con broccoli e salsiccia umbra. Riprendo con tutti il discorso delle materie prime all’interno della pasta, dei campi di grano e di farro. Il bello è che ora sono convinti di quello che sto dicendo perché lo hanno potuto constatare mangiando…

Il secondo piatto forte è quello che il signore polemico stava tanto aspettando: i pezzi di carne e di salsiccia con cui Paola ha fatto il ragù. La carne di Lucio ha due marce in più.

I rigatoni Senatore Cappelli ripieni di crema di ricotta e adagiati sopra una mousse ai petali di rose sono il nostro dessert che incuriosisce e piace. Stasera dormo qui e domani devo partire prestissimo per Bologna. Ho l’educational da Marcello e Valentina Leoni.  A che ora parte Signora? mi chiede il giovane Giulio. 21 anni, cuoco e allievo dell’Università dei Sapori. Prima delle sei… ma tranquilli prendo un caffé in superstrada…

Mentre mi alzo sento dei rumori in cucina. Esco dalla camera e Giulio, il giovane cuoco, mi chiede se voglio the, caffé, cappuccio ecc… la tavola è imbandita per una gaudente prima colazione.

Lo ringrazio e gli do un bacio! Partire alle 6 della mattina dopo due espressi veri e buonissimi, una fetta di crostata fatta in casa ed un succo di mela e carota non ha prezzo! Bologna arrivo! Strada facendo mi chiama Lucio, sono le 7. E’ già in macelleria e pronto per stasera che si replica…