…Ficulle – Lungo la strada per la Badia di San Nicola al Monte Orvietano affiora ancora il vecchio acciottolato e sul ciglio del bosco, ai due lati della carreggiata, fioriscono i ciclamini, tinti di un bel viola cardinalizio.

Al primo bivio si va a sinistra, si supera il greto di un torrente, affacciandosi nella valle dove scorre il Chiani, fiume un tempo, addirittura navigabile, citato da Plinio. Nel suo breve corso, lasciata alle spalle la piana di Fabro, s’imparenta con un paesaggio che se non si può definire selvaggio appare senz’altro arcaico.

Arcaico nel senso in cui l’attuale misura umana, fatta di rotonde, parcheggi, quartierini residenziali, resta ai margini, lasciando spazio ai querceti, alle passeggiate notturne del tasso e al razzolare regale dell’upupa.

La strada scende fino a costeggiare il piano, dove si aprono grandi spazi coltivati, per poi risalire, arrivando ad un grumo di case che tutte insieme prendono il nome di Borgo Chianaiole.

La sensazione di un contesto arcaico perdura anche qui, nonostante un casale con piscina e un’onesta cantina dall’architettura maldestra.

Si mantiene perché, la strada finisce nell’aia di Valle Libera. Un titolo che, oggi, nell’epoca del post, suona post-ribelle. Invece, l’aria che si respira e le persone che animano la storia recentissima dell’agriturismo Valle Libera sembrano possedere la patina giusta: arcaica e quindi autentica.

Ci sono due amiche, Giorgia e Alice, una con ascendenze messinesi, cuoca, dottore in Linguistica e l’altra orvietana, allieva erborista e apicoltrice; c’è Arystan, marito di Giorgia, russo-kazako, nato a Greifswald, sul Mar Baltico, maestro jazz di tromba, percussionista e c’è, da meno di un anno, Samadhi, figlio di Giorgia e Arystan, mosso da autentica curiosità a quattro zampe.

Se Arystan vuol dire leone in kazako, il sanscrito Samadhi si potrebbe tradurre con concentrazione o con una perifrasi che Mircea Eliade, storico rumeno delle religioni svolge così: lo stato contemplativo in cui il pensiero afferra immediatamente la forma dell’oggetto senza l’aiuto delle categorie e dell’immaginazione; stato in cui l’oggetto si rivela in se stesso, in ciò che ha di essenziale e come se fosse vuoto di se stesso.

Cucina non priva di sottigliezze

L’agriturismo Valle Libera offre insieme alle camere una cucina tradizionale, gustosa e non priva di sottigliezze, nel cui menu compaiono tra l’altro i crostini alle erbe di campo, le lasagne ai peperoni arrostiti e squacquerone, le tagliatelle fatte in casa al ragù di asparagi selvatici, cipolline fresche e fave, la caponatina di melanzane alla siciliana, la frittura dolce di fiori di acacia, sambuco, glicine e gelsomino. 

Una citazione a parte merita la colomba alla ghiotta, maritata alla cipolla, alle olive nere, al guanciale, al vino rosso e a tantissima salvia. Quest’ultima specialità è parte del luogo per via dell’allevamento di colombe, giunto in dote con l’affitto della casa di cinquecento metri quadrati e dei venti ettari di terra.

Il precedente proprietario era arrivato ad avere un migliaio di coppie, mentre oggi ne rimangono una quarantina.
Presto, come è giusto che sia, le colombe avranno una nuova casa con l’intero cielo della valle per tetto.

La credenza di Orto Sapiens

Un anno prima che Valle Libera nascesse, Giorgia e Alice avevano già iniziato a collaborare, dando vita a Orto Sapiens che tuttora produce marmellate e confettura artigianali con frutta e verdure, coltivate evitando l’uso di sostanze dannose.

Una libera passeggiata nel frutteto che inizia a due passi dalla porta di casa o un’uscita in cerca di piante spontanee commestibili insieme ad Alice valgono, forse, da sole la visita così come l’assaggio delle fette di robiola, profumate con aglietto selvatico, fiori di rosmarino, fiori di pesco o melissa.

Mentre, nella credenza, ci sono sempre dalla composta di prugne al forno alla confettura di cetrioli, di pomodori verdi o rossi, dalla composta di pepe, pere e cannella alla confettura di pesche speziate o di fichi, dalla crema di peperoncini extra piccanti allo zucchero ai fiori di lavanda.

Le tre camere, oggi a disposizione, una doppia, una tripla e una quadrupla, hanno le api, i pesci e i peperoncini come geni tutelari, aria, acqua e fuoco a cui si aggiungerà anche la terra.

Il quinto elemento che custodisce Valle Libera è la cultura, intesa nei suoi due aspetti fondamentali di arte e d’insegnamento.

Per questo, viene aggiornato un programma di incontri e di spettacoli, di dimostrazioni e di concerti, ideato e seguito da Arystan.

Valle Libera, che dispone di una piccola sala di incisione, ha l’ambizione di conoscere artisti che vogliano aggiungere qualcosa alla propria esperienza per il piacere di confrontarsi e per nuovi progetti.

Non è una battuta a vuoto come dimostrano sia i prossimi appuntamenti di maggio sia i seguenti punti di vista.

Chiedendo ad Alice cosa significasse per lei seguire le api, la risposta è stata che coltivare api, viverci insieme, rappresenta innanzitutto una forma di meditazione, un modo di centrarsi, rimettendo in asse il cuore e la testa, un rimedio immediato contro l’irritabilità.

Più importante ancora è il fatto che mentre Alice stava restaurando una vecchia arnia, in attesa di costruirne una tutta nuova secondo il metodo di Oscar Perone, uno sciame d’api ha scelto di migrare a Valle Libera.

Interessante anche il punto di vista di Arystan sul mestiere di musicista che per lui, formatosi con il barocco e il jazz, assume i connotati di un’avventura interiore, gettando ponti tra l’Hard bop, la Generative music, la musica balcanica e le melodie estatiche degli Gnawa una confraternita marocchina dove il trance non fa parte del repertorio, ma è un via a Dio.

Per finire, va detto che l’olio di Valle Libera è l’olio di Teresa, franto da olive, colte a Colonnetta di Prodo, tra Todi e Orvieto mentre il vino, bianco e rosso, proviene dalle cantine Monrubio.

Nicola Dal Falco

Prossimi appuntamenti a Valle Libera

17 maggio, ore 21.30

Die Stadtmusikantin feat, Arystan Petzold (Germania, Italia)

Jazz + Pop + Poesia + Improvisation = Gioia e allegria

Cena su prenotazione

31 maggio, ore 21

Jam Session

Bossamente (Bossanova, Jazz)

A seguire, special Guest: Erich Woodrum (Percussion, NYC)

Aperitivo, buffet

18 luglio – 4 agosto

Valle Libera Contact Camp

Raduno di danza contact ed altro

Valle Libera

Strada Chianaiola, 3

Olevole

05016 Ficulle (TR)

valle.libero@libero.it 

tel. 0763.86130