Itinerari e incontri
Quando il viaggio è molto lungo la mia ansia cresce: arriverò in tempo? Chi mi conosce bene sa che parto sempre una mezz’ora prima (solo una mezz’ora?) per sicurezza. Mia figlia Teresa mi rimprovera che vado alla stazione come se dovessi prendere un volo internazionale. Dovevo andare a Bari e poi a Lecce. Treni con la frequenza di una diligenza, bagni indecenti sui vagoni, odori sgradevoli. Però sono in orario. Trovo il mio treno per Lecce. A Bari vado in macchina. La macchina mi fa sentire libera.
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Pietro, per gli amici Piero, Antonino mi stava aspettando per pranzo. Arrivata in tempo? Per fortuna qui si mangia anche alle tre. Sono a Bisceglie, all’Osteria del Seminario davanti ad una focaccia commovente. Mangio riso venere con le fragole ed un classico riso carnaroli patate e cozze gratinato al forno. Parlo con Pietro e lui con me. Gli altri incontri del mio viaggio barese li potete leggere qui.
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La sera dopo a Lecce fa freddo. Rimetto indosso gli strati che lungo la strada, come la cipolla di Peer Gynt mi ero tolta. Dovrei consigliare a qualche amico cuoco di inventarsi una ricetta ispirata a Peer Gynt ed alla sua metafora sulla cipolla e sulla vita. Antonio Raffaele, che per chi mi legge non ha bisogno di presentazioni, mi adotta per questi miei giorni salentini. Cena dai suoi amici Stefano Nuzzo e Klejda Dilo.
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Siamo a Pozzardo, vicino il porto di Castro. Stefano ogni giorno porta in cucina del pescato introvabile. Come le lumache qui sotto dal diametro di 15 cm. Dentro c’è una polpa delicata e vellutata. E che dire del taratufolo un po’ ostrica un po’ riccio? E’ stato bello incontrare Stefano e Klejda.
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Il centro di Lecce è delizioso. Accogliente. Si conoscono e si salutano tutti e a vicenda salutano anche me che sono straniera. Antonio mi porta da Liberrima. Una libreria con bancarelle sulla piazza. Liberrima ha anche un ristorante caffè gestito da Tommaso Passabì. In cucina c’è il giovane Gabriele Spedicato. Nella foto qui sotto con Antonio.
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Ti piacciono le polpette? Queste che fanno qui volano come nuvolette fritte e sono lucidate da una salsa di pomodoro dolcissima. Manca la cipolla selvatica di Peer Gynt, sfotto Antonio che non fa una piega. Le polpette di Gabriele sono come da descrizione di Antonio. Alla mia richiesta della ricetta nessuna risposta. Leggete qui la mia giornata leccese e godetevi la polpetta qui sotto.
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Ti devo presentare una persona. Un mio amico Master Sommelier. Abbiamo fatto tante cose insieme. Ed eccoci, Antonio ed io, in macchina verso Calimera. Andrea Iavarone è un bel ragazzo, all’inizio un po’ timido, poi disponibile e sorridente. Il suo locale si chiama I Vizi degli Dei. Qui la mia visita presso di lui.
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Ora regaliamoci una breve pausa con un pezzo di Nicola Dal Falco tratto dalle sue Lettere a mano. S’intitola La donna che cammina . Nicoletta Martello esiste veramente ed è la bella bionda qui sotto.
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Dalla Puglia al Veneto: Conegliano Veneto è un paese, curato e fiorito. Trasuda passato e profondi legami con la Serenissima. Per ripassare un po’ cliccate qui. Nel centro storico c’è un ristorante che si chiama proprio Trattoria Città di Venezia. Moreno Sartor, lo chef patron e il giovane Nicola Da Rodda conducono la cucina a due teste, come dice sempre il mio Franco Aliberti. Nicola è rientrato a Conegliano da Parigi. Per amore, solo per amore…
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Mi fanno assaggiare le loro ricette che potete gustare anche voi cliccando qui. E Nicola mi regala un pezzo di Parigi con questo foie gras accompagnato da una confettura di sambuco fatta in casa dal nonno. Adoro la confettura di sambuco!
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Rimango in Veneto ancora qualche ora. Mi sposto verso Padova, precisamente a Mestrino. Sono stata travolta e quindi coinvolta da un grande cuoco, grande in tutti i sensi, allievo del Maestro Marchesi, che si chiama Mattia. Con i suoi soci gestisce l‘Enoteca Centrale. Mi faccio accompagnare attraverso un labirinto illuminato, che interseca cantine, sale degustazione, sale private in mezzo a bottiglie, bottiglie, bottiglie… poi la mia amata Ala su uno scaffale in fondo ed anche a menu! Grazie Mattia. Il mio incontro qui.
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Ho un altro itinerario e un altro incontro che voglio raccontarvi. Preferisco lo faccia Nicola Dal Falco per me. I ragazzi di Valle Libera, quelli di Valle Libera sono com’ero. Il pezzo di Nicola si intitola Quelli di Valle Libera.
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E’ appena cominciato Giugno, oggi è il 2 che porta alla memoria la memoria di chi vuole ricordare.
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Io, nella mia leggerezza, vi invito a scoprire cosa stanno pensando le Stelle Squisite per noi. Ecco l’oroscopo di Giugno 2014 della mia cara amica Daniela Nipoti.
Buona giornata di festa! Ci scriviamo fra un po’.