Da quanto tempo è che ci conosciamo Carletta? Quando è fra amici Mauro Uliassi ha un irresistibile accento senigalliese. Lasciamo perdere. Michele aveva 3 anni e venivamo da te a mangiare, come diceva lui, il pesce fritto senza spine…
E’ il 9 Settembre. Oggi per me è un giorno speciale (compio 53 anni). Non ho detto nulla, almeno mi sembra, ai miei nuovi amici che mi hanno invitata. Un invito da Uliassi non si rifiuta mai. A costo di farsi venire a prendere. Mi aspetto un pranzo formale. Conosco solo Carlo. Gli altri li conosco al momento. Marco Stabile mi sorride con i suoi modi sussurrati e discreti. A me mi conosci?
C’è anche Franco Cimini, chefpatron del Mirasole a San Giovanni in Persiceto. Con lui tanti amici in comune fra cui Vito e Mario Ferrara.
Gli altri, per semplicità e privacy si chiamano Carlo, dietologo di fama e grand bon vivant per passione e stile di vita.
Eric, loro compagno di merende, e che merende!, simpaticissimo imprenditore belga del mondo dell’arte.
Ed infine c’è Piero, imprenditore toscano, che si vede poco perché l’ho costretto a fare le foto. Piero è accanto a me nella foto qui sotto.
Carlo non mi aveva anticipato nulla. Aveva fatto bene. Dopo il primo magnum di Don Perignon 2004, una semplice base dice Piero, i compagni di merende si scaldano e il pranzo, fra i piatti di Mauro, 8 bottiglie dalla Borgogna e le battute grasse (mi fermo qui!) si trasforma in un conviviale esilarante. Complice anche Enrico Bartolini, amico/fratello di Carlo, che invia video e boutade da Hong Kong. (per vostra info ho rivisto Carlo al matrimonio di Enrico).
Da quanto tempo non andate da Uliassi? Il titolo di questa notizia non gli rende giustizia. Il wafer, per me sarà sempre frou frou con il foie gras è una solida garanzia, la cialda di nero di seppia scrocchia ma non si sbriciola. L’oliva è una delle cose più curiose che abbia mai mangiato in questi ultimi tempi. Cominciamo con gamberi crudi e cetrioli. Cominciamo bene.
Il burro francese ed i pani di Mauro contagiano l’allegra brigata… continuano gli antipasti!
Con il bagnasciuga scende un mistico silenzio. Le cialde di alghe, i bianchetti e i ricci creano al naso, alla masticazione ed al palato il ricordo di passeggiate sul bagnasciuga. Un cortometraggio perfetto che non dimentica le piacevoli puzze del mare.
Mauro è capace di leggerezza e sapori forti. Come le cicale, canocchie, panocchie come volete chiamarle ‘mbriache della foto qui sopra.
La seconda grande emozione, la prima è bagnasciuga, la tocchiamo con burro e alici. Eric aggiunge ancora burro. Il boccone è realmente irresistibile.
Poi è tutto un crescendo di batture e di piatti indimenticabili come rane e lumache. Sono una signora e tralascio i particolari verbali del pranzo. Vi giuro era tanto che non ridevo così. Eric parla un italiano spiritoso, in realtà parla non ho capito quante lingue, e gli amici parlano in italiano come lui. Avete presente quando i genitori parlano con il figlio di due anni?
Eric continua a ricordarmi la giornata che stiamo festeggiando, la mia, scalandomi ogni volta l’età. Fra poco divento minorenne! Vengo contagiata e sto al gioco. Mauro ci segue premuroso. Siamo il tavolo più caciarone della giornata. Penso anche della stagione.
Parliamo di pasta? No vi prego no! E’ il mio compleanno! Mangiate e state zitti!
Eliche intrecciate di fusilli profumati alle verdure. Ed ora vegetariani addio! Siamo in aria di cacciagione! Carlo si scusa con me per non avermi avvertito. Io sono golosa e assaggio tutto. Poco ma tutto.
Tagliatelle al ragù di lepre e tartare di lepre. Riscende il silenzio. Franco interrompe la barzelletta sulle suore in bicicletta. Triviale e terribile. Ormai va così. Arriva una beccaccia al forno divina. Le patate luccicano di sapore.
Amici miei da Uliassi continua con il brodetto che ha ordinato Piero a sorpresa. Siccome abbiamo mangiato poco! Non ti ci portiamo più. All’inizio sembravi proprio dei nostri bevevi e mangiavi ed ora sul brodetto getti la spugna? Crostini leggermente agliati invitano a fare zuppetta…
Piero fotografa il fumo! Mica stiamo a Identità Golose! Assaggio la seppia. Se non c’è la seppia che brodetto è?
Buono questo ghiacciato alle mandorle. Non sono mandorle mi spiega Filippo, il figlio di Mauro in sala (di lui vi racconterò a fine mese) ma foglie di pesca.
Con cioccolatini e caffè termina il nostro conviviale e ci scappa un altro brindisi ai miei, quanti sono diventati ora? 25 anni? Da notare il cioccolatino bianco a sinistra. Va mangiato prima di tutti. E’ ripieno di gelato al gorgonzola. Mi fanno male mascelle e mandibole in un colpo solo. Non avrei mai pensato di passare un compleanno così sopra le righe, 3 metri sopra le righe!, con amici appena diventati. Sono stata ammessa con lode nella loro brigata. Alle prossime vi racconterò.