Viaggio di ritorno dalla Provenza con tappa obbligata al mercatino di Sanary sur mer. Prima che la pioggia cambi la nostra giornata ci fermiamo a guardare il mare. C’è una luce meravigliosa.
Ancora un po’ di mare…
… ancora un po’ e poi dentro il mercatino di Sanary.
Il mercatino di Sanary sur mer è tipico nel più puro senso della parola. Artigiani provenzali doc con abiti a righe bianche e blu, tovaglie, formaggi, borse di paglia, cappelli, saponi e profumi, pesci cotti e pesci crudi, coltelli e scimitarre, frutta e verdura. E personaggi così. La mise della signora si commenta da sola…
Piove e fa un freddo strano per questo posto. Ci raccontano che qui c’è sempre il sole. Senza ombrello ci muniamo di cappello e via sotto l’acqua!
Italiane vero? Eppure il nostro parlar francese è così musicalmente corretto…
La bella pesciarola qui sotto, abbiamo poi appurato che era più simpatico il cane di lei, vende del tonno a tranci stupendo. Lo compriamo per la cena. Previdenti abbiamo anche una busta termica.
Passiamo da una tenda all’altra, da una bancarella all’altra. Staccare Monica dagli acquisti è un’impresa ciclopica. E meno male che non ci sono fiori e che piove e quindi rinuncia all’idea di andare a visitare un vivaio, una serra, qualcosa del genere insomma.
Ma si vede che piove?
Da questa foto si. Il gruppetto sta suonando pezzi celebri riadattati in chiave jazz. Sono proprio bravi. Intanto comincia un fuggi fuggi generale e noi tre ci rifugiamo in una specie di bistrot che ha attirato l’attenzione di Monica…
Mangio per la prima volta in vita mia la gallette. Le gallette sono tipiche della Provenza. Sono crepes che racchiudono verdure e formaggi e fanno da base per pesci, carni ecc… Sapete cosa vuol dire poireaux in francese? Abbiamo dovuto assaggiare la gallette avec poireaux per scoprire che vuol dire porro. Ma come siamo ignoranti! Questa era integrale con capesante e gamberi.
Una coppia di danesi accanto a noi beve sidro. Scambiamo due parole ed anche la signora commenta con lo sguardo i pettorali del bel patron del locale.
Di fronte a noi le barche di legno colorano il mare. Mare calmo malgrado la pioggia. Corriamo verso la macchina ormai decisi a bagnarci fino al midollo. Si sta facendo troppi tardi e dobbiamo rientrare in Italia.
Siamo carichi di borse, tovaglie rosa, tonno, maglie a righe bianche e blu, coltellini a serramanico, cappelli di paglia. Il sole rispunta in Italia e insieme a lui anche il caldo.