… vedono Ratatouille e mangiano tanti piccoli piatti seduti su seggioloni di legno pitturati di bianco, comodi su cuscini blu.
Ma che ci faccio sempre da Uliassi? 3 volte in 6 mesi sono proprio tante. Fortunata me. Questa volta sono con il mio amico Pippo Onorati, lui a far foto per una mostra che è già andata ed io far il suo secondo: tieni la luce lì, dammi quello, prendi quell’altro ecc…
Nella cucina di Uliassi c’è una brigata ordinata e sorridente. Sono bravissimi questi ragazzi e stanno al gioco anche se hanno da lavorare. Il Ristorante è pieno. Fuori Senigallia, è grigia e piovosa.
Grigia e piovosa al punto che un piatto come questo qui sopra, uno storico di Mauro patate tartufo ecc… ci coccola calorosamente.
Nell’intervista Mauro racconta come si lavora ‘in famiglia e con la famiglia’. La Mostra che Pippo stava curando si chiama Generazioni. Se ognuno mantiene il suo ruolo, armonia molto difficile da creare, il gioco è fatto.
Poi anche Katia dice la sua. Katia bella, bellissima. Ci sediamo ancora una volta perché stiamo aspettando Filippo. Il figlio di Mauro. A proposito di Generazioni.
L’alzavola qui sopra ci aiuta ad ingannare l’attesa. Che dici torniamo in cucina? Pippo non sta fermo un attimo. Vabbè torniamo in cucina!
Filippo è arrivato. Il primo a destra. Filippo bello come la zia e come la mamma Chantal, che abbiamo avuto l’onore di avere al nostro tavolo. Filippo all’Uliassi dirige la sala. E’ simpatico, gradevole, competente, poco invadente. Quasi perfetto. Racconta a che la cucina non era per lui. Poi si vedrà. Si cambia a 50anni figuriamoci a 25!
Rimettiamo insieme le nostre cose sparse fra cucina e sala. Io sempre dietro a fare la bassa manovalanza che ogni tanto fa proprio bene. Fuori piove ancora e Filippo, tornato in borghese, continua a prendere prenotazioni. Full anche stasera.
E questo?
Il tavolo da pranzo della brigata! Ma babbo mangia con voi? Quando può sempre. Usciamo che sono le 18.30. Cosa mi dovrò inventare per tornare un’altra volta da Uliassi?