Tutto comincia la scorsa settimana. Vado a trovare Alberto Lupini nella sua ‘tana’ a Mozzo, in provincia di Bergamo.
Un caffè due parole e due carezze, che poi sono diventate mille, al suo Jaki. Piccolo e battagliero cucciolo di cane.
Lascio ad Alberto le mie mezzemaniche per Enrico Bartolini. Ci vediamo sabato a Firenze! Mi avvio in macchina verso Milano. Stasera c’è la presentazione del libro di Roberto Perrone.
Firenze, Sabato 11 Aprile, ore 15. Mi faccio paparazzare con Matteo Scibilia e Massimo Bottura. Sta per iniziare il talk show Dalla terra alla Tavola-Lo stile italiano è doc. Sul palco personaggi illustri della politica, del settore. Conduce con l’acutezza e la grazia di sempre la bella Anna Scafuri. In mezzo a tanti luoghi comuni che non sempre si riescono ad evitare, ho sentito delle sincere verità e dei seri impegni affinché questa Italia eno-gastronomica impari ad amarsi e a diventare una squadra. Con l’aiuto di tutti.
La foto di gruppo qui sopra conclude la prima parte del Premio Italia a Tavola. Qui approfondirete meglio. Edoardo Raspelli, appena premiato, è visibilmente soddisfatto.
Alle 21, puntuale, raggiungo Enrico Bartolini ed il suo aiuto. Il piatto è quasi pronto per essere assaggiato: Mezzemaniche di Carla Latini al caciucco ed emulsione di lime. Chiedo a Marina Malvezzi, eterna compagna delle mie avventure, di fare foto. Meno male che è astemia! Scherzo. Difficile fare foto belle in un contesto in eterno movimento con tanta gente da riconoscere, abbracciare e salutare.
Il piatto di Enrico, pardon sono di parte, riscuote un bel successo. Causato dalla curiosità della folla di assaggiare la mia nuova pasta. Mi sono proprio venute bene queste mezzemaniche.
Immancabile e impeccabile Alessandro Scorsone ci propone un brindisi con un Trento Doc che con il caciucco di Enrico ci sta perfettamente. Da notare la foto di Marina Malvezzi… no comment!
Ho assaggiato la Passatina di pomodoro di Viviana Varese.
L’Acquerello di riso di Marco Stabile.
Le Seppioline di Barena al nero con Mozzarella di bufala campana Dop e salsa di carciofi/spinaci e pomodoro/peperone di Daniele Zennaro.
La pasta il cacio e l’olio di Filippo La Mantia. Per ricordarli tutti, anche quelli che non sono riuscita ad assaggiare cliccate qui e qui.
In terrazza, coperti quanto basta, abbiamo goduto, è la parola esatta, delle dolcezze di Gianluca Fusto con una creazione datata 2000, di Loretta Fanella con colori e sapori primaverili, di Luca Montersino con un classico molto apprezzato, di Ilario Vinciguerra, che, con l‘Oro di Napoli (in un cucchiaio la pastiera liquida più buona del mondo) ha mantenuto il ritmo della serata. Cocktail, distillati e sigari hanno contribuito ad aumentarlo. Il ritmo. Qualcuno però il ritmo non regge proprio più! Buona notte Matteo!
Bravo Alberto. E che lo dico a fà! Direbbe Alessandro Scorsone…