Sulla Gazzetta del Mezzogiorno ricordi di produzioni passate. Un farro straordinario. Grazie Antonio per averlo riportato alla luce. Uno stimolo in più per pensare che forse, al prossimo raccolto di farro, uno spaghetto e un maccheroncino… Chissà!

Sulla Gazzetta del Mezzogiorno ricordi di produzioni passate. Un farro straordinario. Grazie Antonio per averlo riportato alla luce. Uno stimolo in più per pensare che forse, al prossimo raccolto di farro, uno spaghetto e un maccheroncino… Chissà!
La mia pasta si chiama 600.27. Ho scelto grani duri tenaci per dar vita ad una semola dorata, omogenea e vellutata. Ho usato le classiche trafile di bronzo e un’essiccazione attenta a bassa temperatura per conservarne quasi intatti i valori.
Ho voluto che profumo, sapore e consistenza fossero netti e persistenti e che tenuta di cottura e gusto diventassero inseparabili.
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