Ed ecco che arrivo a toccare anche il continente africano! Oggi mi trovo a Casablanca, la più grande città del Marocco con 4 milioni di abitanti. Amici mi hanno riferito che non è una città entusiasmante quanto Merrakech o Rabat.
Casablanca è una grande metropoli dove contrastano moderne opere architettoniche e baraccopoli. Ma sono davvero curioso di conoscere questa città, in particolare il cibo locale in quanto molti amici me ne han ben parlato.
Inizio la mia escursione in compagnia di due amici. Sono circa le 14 e a stomaco vuoto ci dirigiamo verso il primo punto di interesse. La moschea di Hassan II, terza al mondo per dimensioni dopo La Mecca e la moschea di Medina. Decidiamo quindi di fare uno sforzo nonostante la fame, augurandoci di trovare un buon ristorante lungo il cammino.
Inizia la nostra lunga giornata! Percorsi ormai 2 km ecco che scorgo la famosa moschea, splendida. Come vedete dalle foto la Moschea si trova in un area davvero povera, baraccopoli e ragazzi che giocano a calcio in mezzo la strada.
L intenzione era quella di entrare nella baraccopoli per qualche scatto ma forse è meglio evitare e fare il normale turista. Ed eccoci alla Moschea!
Rimango sbalordito dalla bellezza architettonica, sia all’ interno che all’esterno. In più la giornata piena di sole la fa luccicare e scendere di luce.
La particolarità della Moschea è il suo soffitto in legno. Una volta l’anno, probabilmente durante il Ramadan, il soffitto viene aperto meccanicamente offrendo così la visione di un incredibile cielo stellato a chi vi si trovi al’ interno.
Esattamente Come una bella auto decappottabile. Bello vero?
Fatta visita alla Moschea (il prezzo per la visita è di circa 12 euro per 40 minuti) io e i miei compagni di avventura ci incamminiamo alla ricerca di un ristorante.
Fa davvero caldo e anche la sete si fa sentire. Ma nonostante il caldo non vedo l’ora di provare il famoso tè marocchino.
Chiediamo qua e là alla gente locale su quali siano i posti migliori per mangiare e bere qualcosa di tipico e veniamo indirizzati presso un italianeggiante nome: La scala. MA DAI, BASTA CON PSEUDO RISTORANTI ITALIANI ALL ESTERO!
Prendiamo un taxi, Fiat Punto da battaglia, e ci facciamo portare presso il Ristorante La Scala. Avevo un brutto presentimento. Vuoi vedere che il migliore ristorante è italiano?
Eccoci all’entrata del ristorante. Rimango impressionato dallo stile tutto marocchino. Davanti a me un portone blu in legno apre a un vialetto rustico, alberato e decorato dai famosi Tajin, piatti di ceramica dove viene preparato del cibo locale! Ho già una vaga idea di cosa assaggerò.
Io e i miei compagni prendiamo posto. Ci troviamo seduti all’aperto nel bel mezzo di un giardino pieno di profumi e spezie. Il ristorante è affollato. Buon segno. Ci guardiamo intorno. La gente è tutta del posto, nessun turista. Inoltre ci guardano in modo strano, così come quando guardi un forestiero. Siamo definitivamente nel posto giusto! Arriva il cameriere e scopiazzando dagli altri tavoli, prendiamo esempio e ordiniamo il famoso té marocchino!
Spettacolare il modo in cui ci viene versato nei bicchieri. Ma altrettanto spettacolare è il gusto del te. Caldo, dolce, dissetante. Talmente buono che ne comprerò più tardi 500 gr da portare a casa!
Ma veniamo al cibo. Ordiniamo un po’ di tutto perché essendo per noi la prima volta e non conoscendo il cibo locale una cosa vale l’altra. Allora perché non avventurarsi? Ordiniamo della frittura mista, ovviamente cibo locale e vengo particolarmente attratto da una sorta di involtino primavera alla cannella ripieno di carne.
Davvero squisito. Ma questo era solo un dettaglio perché la nostra tavola è piena di cibo e colori.
Tante salse, due di pomodoro della quali una piccante e poi una squisita salsa bianca fatta con aglio e melanzane. Pane locale, pomodori secchi e polpo con insalata. Tutto ottimo.
Il piatto principale è il Tajin. Se sei in Marocco devi provarlo. Il Tajin è un piatto tipico marocchino a base di carne o pesce in umido.
Le varianti sono pollo, pesce o agnello. Non essendo amante del pesce, vado per l’agnello.
Ed eccolo qua il mio Tajin. A prima vista non sono molto convinto, ma mai giudicare dall’abito. Sono in Marocco, ho davanti il famoso Tajin… Proviamolo! Non rimango deluso, la carne è davvero saporita e tenera, priva di grasso. Funghi e patate le fanno da contorno e la cottura è ottima. Facciamo il bis di tè che ben si accompagna al Tajin e non lasciamo niente nel piatto. Purtroppo non ho più spazio per il dolce che avrei voluto provare. Pazienza, sarà per la prossima!
Da Casablanca è tutto per ora. Alla prossima!