Cantù 21 Settembre. Bagno di folla per Carlo Cracco ospite d’onore del Museo del Legno di Maurizio Riva. Maurizio trascina e scalda gli animi come un positivo fiume in piena che inonda e ‘nutre’ la terra. Più di 600 persone, perché di più non ci stavano. E forse, la prossima volta, il Comune di Cantù, parte attiva della Festa, penserà al Palazzetto dello Sport.

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Nella foto qui sopra Carlo è con la comune amica Ketti Magni e con l’opera che l’artista Alberto Bongini ha pensato per Cracco. Ma cosa è successo in quelle due ‘brevissime’ ore? Carlo ha presentato il suo libro Dire, fare, brasare. Ha raccontato di se, della sua vita di cuoco, di imprenditore, di conduttore televisivo e di testimonial pubblicitario. Conosco Carlo da molti anni e sono, spudoratamente di parte. Mi limito a dire sono state due ore divertenti. Interessanti. Fuori dagli schemi. Un Cracco diverso da quello degli studi di Sky. Poi ‘la folla’ ha comprato il libro ed ha fatto una fila composta per farsi fare dedica ed autografo. Io e Ketti siamo rimaste in un angolo, buone buone, in attesa che tutti tornassero a casa. Ho rivisto Carlo molto volentieri. Ed ho apprezzato la sua pazienza, da divo consumato, nell’offrirsi generosamente!, per foto e strette di mano. Lo rivedrò a Milano con Ketti. Ce lo siamo promessi.