di Nicola Dal Falco. Lucca – Compitare certe pubblicità ha qualcosa di rassicurante: la-vo-ri di tap-pez-ze-ria, a-bi-ti su mi-su-ra, ri-pa-ra-zio-ni di o-gni ti-po, ri-mes-sa a mo-del-lo… e tutto nella mani e nella testa di una persona, Lida Giusti, dai tratti cortesi a dal carattere caparbio.
Questa sarta modellista ha il suo laboratorio in via del Toro. Una strada austera che dalla piazza del Palazzo dipinto collega via Galli Tassi, finendo proprio di fronte all’ingresso trionfale di Palazzo Mansi, museo e pinacoteca, famoso per la camera degli sposi, un’alcova iper barocca, tra la grotta, l’harem ottomano e la sala del trono.
Fu il presente che Carlo Mansi offrì a Eleonora Pepoli per le loro ricche nozze. Da vedere, soprattutto per i tessuti che ornano le pareti, prodotti dalle straordinarie manifatture lucchesi.
Conosco Lida, perché “riparazioni d’ogni tipo” è una promessa irresistibile e il risultato colma le aspettative.

Florinda,-Lida,-Claudia,-Halyna-corpo
Ma la cosa più importante è un’altra. Lida è riuscita insieme a Halyna Zemlyan in un piccolo miracolo di competenza e di generosità.
Hanno fondato l’associazione Edelvejs (dove si nascondono le iniziali dei nomi) per rilanciare l’arte del cucito, del taglio, del ricamo e della maglieria anche attraverso dei corsi a cui, di mese in mese, partecipano un massimo di quattro persone.
Ci sono riuscite e, oggi, alla sartoria, modelleria di via del Toro collaborano altre donne, Ilaria Olivi, Florinda Rossi, Claudia Gianni, Ghislane Bedouin.
La sartoria lavora anche per lo spettacolo, teatro e musica (suoi i vestiti per il musical dedicato a Madonna e interpretato da India Simi) e per quello strano carnevale silenzioso, con migliaia di figuranti, rapiti dai fumetti, che riempie le strade di Lucca nei giorni del Lucca Comics & Games.

casacche-Florinda-corpo

Casacche e borse

Una di queste, Florinda, ha iniziato a produrre una linea di casacche e di borse, che sono tutti pezzi unici.
È divertente ascoltare la storia di Florinda, perché ogni volta che pare s’ingarbugli riaffiora il filo rosso del destino. Destino di sarta o forse di scultrice. Gente, comunque, che muove le mani, che insegue forme tangibili e intangibili: la curva della spalla, di un’idea o di un capriccio.
«Scolpisco casacche di tessuto di lana – precisa – bi o tricolori, chiuse e aperte. Le rifaccio non le ripeto.
Ognuna nasce in un’ora diversa. Se dovessi trovare un’analogia, penserei a Mondrian, il pittore olandese che insieme ai colori primari e ai due non colori, il bianco e il nero, usava solo linee orizzontali e verticali».
Sono, infatti, dei capi, pensati per essere comodi che non segnano la figura, non l’avvolgono ma semmai la proteggono, lasciando ancora un po’ di posto all’aura.
È interessante ricordare che Mondrian non sopportava la diagonale, perché aveva a che fare con la sintesi.

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E la sintesi è un modo di tagliar via troppe cose. Usando, invece, solo le linee orizzontali e verticali era convinto di cogliere la vita al di là dei cambiamenti, in sé, per sé.
Questo desiderio di quiete potente, capace però di generare una tensione a volte insopportabile, fa parte della personalità di Florinda, che al mondo si è presentata sdraiata, che a lungo ha avuto un problema con il verbo “devi”, che ha masticato arte in casa, che scruta il cielo natale e, pur amando le lettere, ha seguito un corso di disegno serale.
Una che a Pescia disegnava a mano libera sulle giacche, che non disdegna i bambini, che trova o si fa regalare le stoffe; che ricicla con l’istintiva grazia di chi sa farlo come si vede nelle sue borse, ingenue ed estrose al tempo stesso.
Oggi, ha pronte cinquanta casacche e venti borse, domani, chissà?

Florinda Rossi
tel.339.4269949
f.govinda@yahoo.it

Sartoria Edelvejs
Via del Toro, 10
Lucca
tel. 347.6101034
lidagiusti@gmail.com

foto di Luigi Scaltritti