… che sento tossire il Signore. Il 22 mattina, prima della serata a San Lorenzo in Campo, sono con Ilde Soliani, in questi ultimi tempi mia compagna di viaggio, a Pennabilli. Ci siamo fatte un regalo da Riccardo Agostini e Claudia al Piastrino. Ma questa sarà un’altra storia. Con Ilde prendiamo la retta via. La nostra. Che è quella della vigna… saliamo, atletiche, in direzione della casa di Tonino Guerra.
La mia casa è così in alto che sento tossire il Signore mi indica che stiamo per arrivare. Ogni tanto passavo a trovare Tonino. Per due parole, un piatto di pasta e un sorriso. Anzi una vera e propria risata. Ma è l’una e non mi sembra ‘educato’ suonare o bussare. Ma a casa di Tonino Guerra non si suona nè si bussa. Si entra. E così fa Ilde. Faccia da tolla! (L’ha detto lei e io riferisco per dovere di cronaca). Lora, la moglie di Tonino si ricorda di me. La bacio e la abbraccio mentre i suoi 30 gatti ci annusano, accoglienti. Io e Ilde amiamo i gatti. Così, mentre la famiglia Guerra sta per iniziare un pranzo di festeggiamenti, io e Ilde giriamo per il giardino.
Se siete già stati in questa casa ‘fantastica’ nel vero senso di questa parola non devo dirvi nulla. Se non siete stati andate. Lora è felice di condividere la sua vita e il battito del cuore di Tonino che si avverte ad ogni passo. Un giardino di sculture, di ‘posti riposo ristoro’, di ricordi. Di tulipani con cui ci facciamo fotografare.
Le ceneri di Tonino Guerra sono nella parte più alta di questo giardino che si arrampica su un cucuzzolo. In alto dove sentiva tossire il Signore. Grate e commosse chiediamo di visitare la Fondazione Museo che è a pochi passi più in là. Qui c’è Fellini, Antonioni, Mastroianni ecc.., ci sono i 20 anni trascorsi in Russia. Ci sono le sue farfalle. Che ha ricominciato ad apprezzare quando aveva smesso di avere fame… il museo e ‘diffuso’ in tutto il paese…
Grazie Tonino Guerra. Per esserci stato e per esserci sempre.