La sveglia suona alle 3 e mezza. Non mi spaventano le ‘alzatacce’ ma questa è più impegnativa del solito e penso: ‘Certe cose si fanno solo per amore’. Amore per i miei amici fra Catania, Siracusa e Ragusa. Per il loro ‘caldo’ affetto ed entusiasmo. Il mio volo parte alle 8.55 da Bologna. Ho ancora 2 ore e mezza di autostrada. Poi sorge il sole e la giornata prende forma. A Catania mi aspetta Salvo Gurrieri che con le sue Trazzere del Gusto, come i cantastorie di una volta, dà un senso ai sapori ritrovati della Sicilia. Mi porta al mercato del pesce. Siete mai stati? E’ un mercato vero. Forse il più bello d’Italia. I pescatori urlano, sussurrano, complici e nemici fra loro. Vedo pesci mai visti come il pesce ombra.

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Ombrelloni scoloriti, selciato nero di acqua sporca. Grandi secchi di plastica. Coltelli. Mi illudo per un attimo e faccio la turista. La piazza principale attira i miei occhi. Come tutte le piazze siciliane si divide fra il potere del clero e quello dello stato.

 

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Una macchina della polizia attraversa la piazza a sirene spiegate. Viene diretta verso di noi. Salvo mi dice: ‘Stai ferma che ti schivano loro’. Brivido.

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La cattedrale di Sant’Agata ha un imponente fascino austero. Entriamo in silenzio. Poi il mio cellulare vibra insistente. E’ Carlo Sichel. Dobbiamo incontrarci per ‘confabulare’ un po’.

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Ci aspetta da Fud, la Bottega Sicula. Uno scatto all’Elefantino che è al centro della piazza e saliamo in macchina. Intanto Fud mi fa venire in mente un incontro ed un’amicizia di quasi 10 anni fa. Sarà o non sarà lui il patron di questo Fud? Il mio amico Andrea Graziano? Salvo mi lascia nel dubbio per non rovinarmi la sorpresa.

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Ebbene sì è proprio lui. Ricordiamo un Salone del Gusto di 12 anni fa o giù di lì. Lui giovane catanese con idee visionarie. Io con una bancarella di pasta artigianale. La mia.

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Qui Andrea fa panini ‘siculi’ straordinari. Carlo mi dice che se è chiuso viene da Andrea.
Nel 2017 faremo una cosa grande di cui non posso anticipare nulla. Con Carlo, Salvo, Andrea e tanti altri. Mangiamo, vicino a me c’è Paola la moglie di Carlo che avevo piacere di conoscere, un gustoso panino, fuori menu, con mortadella di asina, panelle e sottili fette di limone. Come vuole la tradizione palermitana.
Poi Carlo scappa a Siracusa. Maurizio Urso lo ha chiamato per dargli una mano.
Stasera al Grand Hotel Ortigia c’è Gianfranco Vissani.
Ecco svelato il motivo dell’alzataccia alle 3 e mezza.