Spello, 10 Ottobre. Cinque minuti sembrano tanti ma durano poco. L’altro ieri ho dedicato 5 minuti ad ognuna delle persone che ho visto, salutato, baciato e conosciuto per la prima volta. Chiuse dentro l’ eccetera del titolo.
Avete presente quegli eventi per gli addetti ai lavori e per gli appassionati eno-gourmet? Quelli in cui 1000 persone sono previste e ne arrivano 1500? Io e Michele Pidone ci siamo visti lì.
Mentre Nicolò, dello staff di Alfonso Muzzi, saltava spaghetti e trucioli in cucina. Un abbraccio, un ciao affettuoso e poi di nuovo in cucina ad aiutare Nicolò.
La mia postazione buffet/assaggio pasta era presidiata da Carlo e da un altro Carlo. I ‘miei Carli’ a buffet si sono dati molto da fare. Accanto a loro Giacinto Mancini venuto da Latina insieme ad amici cuochi. Giacinto è un importante opinion leader della sua zona. “Guarda che io non sono a dieta!” Mi dice al primo piatto che gli porgo. Non farò più questo errore. Mai più. Le chiameremo ‘porzioni Giacinto’. Per non sbagliare.
Abbiamo cominciato con i trucioli con l’olio per finire con gli spaghetti con lo stinco. Nel mezzo spaghetti grandi con olio extra vergine (con Carlo Pagliacci era inevitabile), trucioli con salmone Coda Nera, spaghetti chitarra con tonno, olive alla brace di Agnoni e pomodorini gialli, spaghetti con burro Occelli e parmigiano e per finire spaghetti grandi con stinco e funghi porcini.
Dalle 2 alle 20 con un ritmo di una portata ogni mezz’ora circa. Ho provato a proporre di far ‘aspettare’ la pasta per assaggiarla fredda. Impossibile. Non si è prestato nessuno. Volevo fare foto con calma. Impossibile anche questo.
Fra la folla interessata un ragazzo mi domanda: “Ma sei Carla Latini?” ” E chi sennò?” ” E lui è Carlo?” E’ Michele Pescarolo arrivato da Venezia. Sono felice di conoscerlo dopo aver parlato sempre e solo al telefono. Vedersi in faccia fa sempre un effetto diverso. Il contatto di una stretta di mano vale doppio.
Vale anche per Massimo Moschini da Lucca (c’è tutta l’Italia oggi qua) che prende appunti mentre parlo.
“Ma lo sa come li cucino io i suoi trucioli?” Luigi Flamingo viene da Bastia Umbra. “Mandami una foto” “Sarà fatto!” Eccola qui sotto.
E mentre discuto con Luigi e la sua cuoca su ingredienti e tempi di cottura (argomenti che vanno oltre la banale ricetta) vedo Dario Picchiotti. Il cuoco che sa fare gli spaghetti al barbecue. E’ con altri amici di Bologna e zone limitrofe. Ci selfiamo molto volentieri!
Mi starò sicuramente dimenticando di qualcuno tante sono le persone a cui ho dato il mio sorriso. Conosco Paolo un giovane cuoco di Fano alla ricerca della pasta più buona. Assaggia gli spaghetti con il burro ed esclama: “Eccola!” Sarà per merito del burro…
La mia postazione espositiva si presenta da sola. Non la segue nessuno. Non c’è tempo. Mi avvicino ogni tanto a prendere qualcosa e chi ti vedo? Luca Blanzieri e Matteo. Due elementi di una grande squadra di venditori di eccellenze sulla piazza di Roma. Ci abbracciamo e ci raccontiamo. Mi stavano cercando. Ottima ricerca ragazzi miei, proprio ottima.
In bella vista c’è anche il mio vecchio libro di Ricette Private. Qualcuno lo ricorderà. Risale al 2007 ma è attuale come fosse stato scritto oggi. Lo nota Luisa Scolastra, venuta da Foligno. Una dei 40 cuochi è proprio lei. Bella come sempre. Regalo ricette e qualcuno le ruba anche… vabbé…
Quando arriva Alfonso Muzzi capiamo che la festa è finita. I produttori, in un nano secondo, rimettono nei cartoni quello che è rimasto (a noi molto poco) e fanno i consueti ‘scambi merce’. Nei quali sono io quella che ci guadagna e si dicono il fatidico: “Alla prossima”.
Carlo Pagliacci è rimasto con noi fino alla fine. Grazie Carlo perché ci sei e per il tuo olio che adoro.
Grazie Les Grands Crus e Bibendum.
Anche il freddo e la pioggia hanno contribuito al grande successo di questo evento!