Il Tulippone, il panettone di Ilde Soliani ha debuttato così. Occhi negli occhi con Paolo Rossi. Increduli entrambi di essere insieme per pochi minuti. Increduli e fiduciosi. Ero lì. Dietro le quinte. Cominciamo con queste facce qua e andiamo avanti. Grazie Marco Bargnesi per le foto.
Alle 18 c’è un incontro con il pubblico a cui Paolo Rossi si presta volentieri. Ma è stanco. Sorride il minimo indispensabile. Giuseppe Romanetti, il Direttore del Teatro Comunale di CasalMaggiore fa da mediatore con grande classe.
Ilde ascolta e sta zitta. Sta formulando una domanda. Ma è troppo sensibile per farla e quindi non la fa. Dentro di lei sente la stanchezza di Paolo e si rattrista un po’.
Il divanetto ‘bucato’ e vintage fa da siparietto a Ilde e Giuseppe. Lei rinuncia ad un contatto diretto con Paolo Rossi che poi avrà, tenerissimo, fra qualche minuto.
“Io creo profumi ed ho fatto un panettone”E lui: ” Non posso mangiarlo. Ma i miei collaboratori si. Però mi piacciono i profumi. Li metto.” A questo punto mi sono allontanata.
Per cominciare a tagliare il Tulippone! Siamo qui per questo oppure no? E per allestire la sala degustazione.
Il Tulippone è il panettone di Ilde fatto per lei da Andrea Tortora. Ci sono gli ‘odori’ de iltuotulipano, il profumo di Ilde più conosciuto al mondo. ‘Odori’ di pesca, di arancia. Di ‘tulipano’.
Poi mentre io taglio, affetto, metto nei vassoi rossi lei va a fare la diva. Con Marco Bargnesi e con il nuovo cappello/cuffia con strass vintage.
Però, ad un tratto, si sente in colpa e viene ad aiutarmi. E la sala diventa un palcoscenico. Con lei accanto tutto diviene e nulla rimane com’è.
I tavoli rossi, i calici abbandonati da prendere riempire e usare. I pezzi di panettone lasciati su piatti sempre rossi (è Natale e va così!). Tovaglioli di carta ad intermittenza come le luci dell’albero che prima, spento, era triste.
L’effetto c’è. Il profumo del tuo tulipano e del Tulippone escono dalla sala. Vanno per le scale.
A ricordare a tutti che dopo lo spettacolo di Paolo Rossi si assaggia il panettone di Ilde e si brinda.
Si brinda certo che si. Ma un cavatappi migliore no?
“Ne ho tanti a casa” mi dice Ilde. Io ho trovato solo questo nei suoi cassetti.
Chissà dove li tiene i cavatappi ‘veri’.
Stappo nascondendo la fatica. Moscati eccellenti che poi berremo insieme.
Lascio Andrea Tortora e il Tulippone fra tovaglioli colorati e scarti teatrali a raggiungo Ilde nel nostro palchetto. Lo spettacolo RossiinTesta sta per cominciare.
Paolo, come ogni artista che ho conosciuto, quando sale sul palco diventa un gigante.
I Virtuosi del Carso, l’orchestra che lo accompagna, sono dei professionisti adorabili.
Tutto scorre, scivola via. Si ferma. Si colora. Si ride. Molto. Si potrebbe anche piangere. Ma non è il caso.
Gli strumenti parlano come le voci che li accompagnano. Sono canzoni a teatro? Teatro che canta?
Paolo Rossi ci dice che loro sono solo dei commedianti.
Non mi dilungo perché poi si capisce che mi è piaciuto molto. Mi sono divertita. Ho riso mentre Ilde cantava. Lei che ha un passato di teatro d’avanguardia. Lei che ricorda Paolo durante le sue lezioni al Piccolo di Milano.
Siamo così prese a battere le mani e a urlare ‘Bis!’ Che ci passa di mente il Tulippone!
Scendiamo nella sala degustazione che è già tutta piena. Da notare la mia espressione a sinistra.
“E’ un po’ che ti dico che dovevamo scendere!!! Qui ora che facciamo?“
Il pubblico sa che è a teatro e che tutto può succedere. Quindi si serve da solo. Anche con i vini.
Io ed Ilde passiamo fra la gente come fossimo in un reality. Marco ci segue con la macchina fotografica. Spieghiamo il panettone a chi chiede. Ascoltiamo i commenti. Meglio di così?
I bicchieri ammonticchiati, sdraiati, disordinati vengono presi e conservati. Magie che crea il teatro.
Poi arriva Giuseppe e Ilde DEVE uscire allo scoperto! “Ebbene si, sono io la mamma del Tulippone. Sentite questo profumo nell’aria? Si sente?” Ma che domande. Certo che si sente e piace a tutti come fosse un flauto magico.
I Virtuosi del Carso si fermano con noi a bere qualcosa. Mi permetto di fare i complimenti. Ilde si intrattiene con loro. Parlano di musica, autori, musicisti. Parlano di teatro. Del Tulippone.
Mentre mettiamo a posto. Anzi prima di mettere a posto salviamo i calici in bilico.
Serviranno per un’altra occasione.
Finiamo le briciole golose rimaste.
Ci facciamo fare da Marco Bargnesi una foto ‘celebrativa’ accanto all’albero.
E con tutte le bottiglie stappate e non bevute che ci facciamo?
Non possiamo berle tutte! Però ci proviamo. Tanto guida Marco.