Beba Marsano, brillante storica dell’arte, donna bellissima e di grande carattere, ha scritto Vale un viaggio per l’editore Cinque Sensi. Non è una guida turistica, non è un elenco di luoghi da visitare.
Un libro da sfogliare
E’ un libro, prima di tutto, da sfogliare. Le foto sono straordinarie e scelte con lo scopo di farci emozionare. E’ un’Italia che non conosciamo. Che magari abbiamo sotto casa e non abbiamo mai visto. Beba non ci accompagna ma ci spinge ad aprire gli occhi. A sentire l’anima vibrante dell’artista che ha dipinto quel quadro o ha scolpito quella pietra. Durante una delle sue presentazioni, se vi capita andate a sentirla, uscirete più ricchi di cultura e di sentimento, Beba ci parla proprio dell’anima dell’artista.
Di come quell’anima raggiunge la nostra per sorprenderci. E sorpresa è l’emozione che proviamo.
Non luoghi ma sorprese. La Galleria degli Stucchi
Quelli raccontati da Beba, con uno stile diretto, fresco, divertente, non sono luoghi, sono sorprese.
Quando sono entrata a Palazzo Pianetti a Jesi e ho alzato gli occhi nella Galleria degli Stucchi (una delle sorprese di Vale un Viaggio) ho esclamato WOW! Come una bimba davanti ad una torta decorata. In effetti il soffitto sembra una meringa celeste e rosa. Bardi, il celeberrimo pasticcere jesino, è a due passi. E le sue meringhe, qualcuno dice, dovrebbero avere un riconoscimento mondiale.
La natura. Il lago di Pilato
Rimaniamo sempre nelle Marche e andiamo sul Lago di Pilato. Perché Vale un viaggio non ci porta solo in musei, chiese e luoghi d’arte. Ma anche in luoghi dove la natura aiutata dalle mani dell’uomo o semplicemente da sola ha creato dei capolavori. Beba si è fatta a piedi le due ore di andata e di ritorno per raggiungere il Lago di Pilato. Come una carta assorbente si è caricata dell’energia che circola in quel luogo magico e ce la trasmette così: lo precede da secoli la peggiore delle reputazioni… una versione black della Michelin dove di certo avrebbe preso tre stelle… il cammino del lago di Pilato è uno dei più bei percorsi del pianeta… viene in mente Giorgio Manganelli, letterato ironico e raffinato che, quando il destino ‘lo fece viaggiare’ scoprì che l’atlante non era un trucco, che il mondo esisteva… Ammettete che vi è venuta voglia di arrampicarvi sulla costa del Pizzo del Diavolo e di ammirare ‘gli occhi’ del lago. Quando è in secca il lago si divide in due e sembra avere due occhi. Sorpresi?
Carlo Crivelli, Monte San Martino. Sibillini
Rimaniamo ancora nelle Marche poi vi porto in Emilia Romagna. Carlo Crivelli, che Beba presenta come il gigante defilato del Rinascimento appenninico che alla fine del 400, invade le Marche con polittici e pale d’altare vestiti di fede e di simboli ci ha lasciato, forse, l’unica opera fatta a quattro mani con il fratello Vittore ed è a Monte San Martino. Sui nostri splendidi Sibillini.
Modena, Museo Pavarotti
Nicoletta Mantovani, moglie di Luciano Pavarotti, ha trasformato la loro casa in un museo. Beba racconta che si sente il respiro di Pavarotti in ogni stanza. Qui scopriamo che l’artista aveva una passione: la pittura. I quadri di Pavarotti, di cui era gelosissimo e firmava come Lu.Pa, sono molto delicati e naif. Una sorpresa.
Luoghi per riposare, mangiare e bere
Tutte le sorprese di questo libro sono state visitate da Beba diverse volte. Vissute e sospirate più che respirate. Accanto a loro l’autrice ha scelto un luogo per il riposo, un hotel, un grand hotel, un b&b, un agriturismo ed un luogo dove mangiare e bere, un ristorante, una trattoria, un’osteria, una, due, tre stelle Michelin. Sono luoghi dove mantenere viva la sorpresa e l’emozione di Vale un Viaggio.
101 perché dopo l’uno viene sempre il due
Conoscevo Beba solo di fama, nel mio piccolo sono un’appassionata di arte e di storia dell’arte. Averle stretto la mano e averla ascoltata ‘sorpresa ed emozionata’ mi ha spinto a scrivere di lei e a esortarvi, per il bene della vostra anima, a ‘sfogliare’ e poi leggere questo libro.
Il primo di una lunga collana. Sono 101 sorprese perché dopo l’uno arriva sempre il due, il tre ecc…