Lettera aperta

Mio suocero diceva:”Fai del bene e scordatelo, a far del male pensaci.”
Perché, e ne sono convinta, c’è del buono in ognuno di noi.
Ed ora rendiamoci utili!

 

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Licia Granello ha scritto, su Repubblica.it, una Lettera aperta agli chef. Dove li esorta ad assaggiare, provare e a mettere nei loro menu stellati qualche prodotto realizzato nelle carceri italiane. Perché, scrive Licia, il cibo prodotto dietro le sbarre assume significati più ampi: redenzione, restituzione di dignità, speranza, senso della vita.
Allora cuochi d’Italia che facciamo?

 

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La mia lettera rimane aperta e accoglie l’invito di Nicola Dal Falco
Di solito le buone cause fanno compagnia alle belle intenzioni. Questa volta, no. Il 17 febbraio, in contrada Patria, nella Locanda Gulfi, alle 20.30, otto uomini di cucina, Vincenzo Candiano, Peppe Cannistrà, Pino Cuttaia, Carmelo Floridia, Sandro Pace (nella foto), Claudio Ruta, Ciccio Sultano, Giovanni Santoro, proporranno una cena di solidarietà per aiutare il Molino Soprano, distrutto recentemente da un incendio.
Sandro Pace ci sarà con le sue arancine per una buona causa.

 

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Lei si chiama Cristina Passini e la sua storia sta commuovendo le Marche. La pasticceria Toffee è stata distrutta dal terremoto che ha colpito il centro Italia. Cristina non si dà per vinta e sta ricominciando anche grazie all’aiuto affettuoso e spontaneo di amici reali e virtuali. Se volete contribuire anche voi, con me, è nata una pagina facebook proprio per sostenere la sua ‘rivincita’.
Si chiama pastry joke challange.  Ho scritto di lei su Italia a Tavola. 

 

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Spoleto, qualche giorno fa. Andando a Roma mi fermo per un caffè e, casualmente, incontro Michele Pidone. Avete presente la strada che porta a Roma all’entrata del paese? Lampone è a sinistra. A destra c’è una bella chiesa messa in sicurezza per il terremoto. Il locale di Michele, appunto Lampone, è sicuro. Intatto. Nuovo nella sua antichità. Aperto da Aprile. Spoleto e le sue bellezze, Michele compreso, vi aspettano.

 

 

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Spoleto vale un viaggio. Così come tanti luoghi d’Italia. Ma Beba Marsano non ci porta nei luoghi d’Italia più belli. Ci porta dove possiamo emozionarci. Ancor meglio, sorprenderci. Perché essere sorpresi è una grande emozione. Avevo già scritto del libro Vale un viaggio. Poi ho conosciuto Beba, l’ho ascoltata e vale un viaggio anche lei.

 

 

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Rimango in centro Italia. Con Antonio Stanzione faccio una dedica commossa all’Abruzzo. Siamo nel borgo storico di Prezza. Fra le catene montuose del Morrone e della Majella. Antonio ci accompagna dalla famiglia Pasquale che, fin dal 1988, fa vino in biologico. E che vino! Leggete come Antonio ci racconta Praesidium.

 

 

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Paolo Brunelli è l’unico gelataio marchigiano ad avere preso I Tre Coni della Guida del Gambero Rosso presentata in anteprima al Sigep. Lo confesso.  mi piace molto. Mi piace come il suo gelato va oltre il dolce. Mi piace il suo concetto di cioccolato. Perché mi piace così tanto potete leggerlo qui.

 

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San Valentino si avvicina. Non so se faremo in tempo a scriverci prima del 14 Febbraio e quindi vi auguro adesso un buon San Valentino.
Con il piatto qui sopra: crudo di gambero rosso con stracciatella di burrata al pepe nero e sugo di datterino, firmato da  Giovanni Santoro, il giovane chef stellato del Ristorante etneo Shalai.
Con il piatto qui sotto: baby calamari su crema di ceci, salamino piccante e ceviche di uva, firmato da  Nicola Batavia.

 

BabyCalamari su crema di ceci, salamino piccante

In entrambi i casi potrebbe starci bene un Rosato.  Giovanni Santoro, giocando in casa, consiglia un  Etna Rosato, nerello mascalese in purezza.
Mentre brindate amorevolmente, è o non è fra poco San Valentino?, prendete nota di cosa hanno in serbo le stelle per questo Febbraio. Grazie Daniela Nipoti perché esisti!

 

COTTANERA Rosato

 

 

La lettera aperta rimane tale. Aspetto buone nuove da tutti voi! Alla prossima.

 

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