Theo è Theo Karathanasis, Elide è Elide Pastrani. In cucina hanno parlato fiammingo. Sono entrambi di madre lingua. Insieme ci hanno regalato una cena sui generis.
Un percorso segnato da due prodotti principali:
lo zafferano Krokos Kozanis e la bottarga Trikalinos.
Molto diversi e lontani dalle nostre conoscenze italiane per gusto, consistenza e colore. Theo ci ha portato nel ‘dionisiaco’ mondo gastronomico e tradizionale greco con la zuppa qui sopra. Si chiama Trahana soup ed è la ‘pasta’, il primo piatto, più antico in Grecia. Mi è piaciuta così tanto che ho voglia di provare a rifarla. In pratica è un brodo di pollo fatto solo con le cosce che poi vengono sfilacciate, sottili, nella zuppa. Che diventa corposa con una sorta di grano spezzato, ben cotto, diverso dal nostro cous cous perché più grande. Va aggiunto lo yogurt greco, dolcissimo e poco acido e pepe nero aromatizzato. Il giallo intenso è dato dallo zafferano. Anche questo dolcissimo.
Elide ha risposto con i Trucioli di Gualtiero Marchesi ispirata dal percorso sensoriale che Ferran Adria ha studiato da abbinare a questa fantastica bottarga. Che è quasi fresca.
Buonissima da mangiare come fosse un salame da fare a fette.
Fra gli ortaggi scelti da Ferran ci sono gli asparagi. Nelle creazioni di Elide c’è già un piatto con la bottarga sarda grattugiata e crema di asparagi che si chiama la carbonara con i tre tonni.
Quindi è bastato solo elaborare un po’ il concetto.
L’intera serata, allegra e popolata da persone colte, affascinate e interessate ve la racconto nel mio articolo su Italia a Tavola qui.