di Nicola Dal Falco.
Si avvicina al secolo di vita la Gelateria Veneta di Lucca. Novant’anni di attività, dopo aver portato in Toscana l’arte veneta del gelato. Un’arte che ha origine in Val Zoldana, oggi Val di Zoldo, lungo le propaggini meridionali delle Dolomiti, in provincia di Belluno.
Anche se il gelato non nasce qui – ma risale forse ai tempi della Bibbia, passando per le nivates potiones dei banchetti romani e per le feste cinquecentesche, organizzate dall’architetto fiorentino Buontalenti, forse anticipato dal macellaio Ruggeri, fino al nobile palermitano, Francesco Procopio dei Coltelli, che a Parigi nel 1686, aprì il Café Procope, con le sue acque gelate di frutta – alla Val Zoldana va riconosciuto il merito di averlo diffuso fuori dalle corti e dai palazzi.
La valle ha prodotto centinaia di gelatai, vere e proprie dinastie di artigiani, partite per il mondo.
Dopo Vienna, la Toscana
La storia della Gelateria Veneta, che inizia, a Lucca, nel 1927, è la storia di una di queste dinastie: gli Arnoldo. Un lungo cammino che prima della Grande Guerra tocca Vienna, quando Vittorio Arnoldo apre il Gefrornes Salon, cambiando quasi subito direzione e ridiscende lo Stivale, per approdare in Toscana.
All’inizio, a Firenze, in via dei Mille, dove il figlio Guerrino si occupa della gelateria e il fratello Neno gira i paesi con il carretto dei gelati poi a Pisa e, infine, a Lucca, in via Vittorio Veneto, all’inizio della passeggiata delle mura. Lì e non altrove, perché in quegli anni, il gelato si mangiava solo il pomeriggio, passeggiando appunto.
Oggi, la Gelateria Veneta, sempre condotta da Dino Arnoldo, da sua moglie Mila Fontanella, anche lei originaria della Val Zoldana, insieme ai figli Pierpaolo e Mara e alla nuora Paola, si è divisa in quattro: Gelateria Veneta in via Vittorio Veneto, La Veneta alla Stazione, Gelateria Venetina in via Fillungo e Non solo Yogurt in via Beccheria, dove l’attività è data in gestione a Michela ed Elena, a loro volta madre e figlia.
Gelati che sono solo gelati
«I nostri gelati – spiega la Signora Mila – sono veri gelati, una storia di famiglia che non ammette scorciatoie, in cui la qualità delle materie prime e la trasparenza nella lavorazione garantiscono la bontà naturale del prodotto.
Non usiamo né addensanti, né coloranti, né farine e prima che se ne parlasse tanto, celiaci e vegani venivano anche da fuori a gustare i gelati di frutta, fatti solo con acqua, zucchero, frutta di stagione senza aggiungere il latte.
«Siamo rimasti tra i pochissimi che rompono ancora le uova per le creme.
D’estate, arriviamo a offrire quaranta gusti diversi, compreso il gelato al riso, ma evitiamo di proporre gelati al gorgonzola o alla birra Guinness…
E siamo forse gli unici al mondo a fare il gelato al cocco, scegliendo i frutti migliori, spaccandoli a mano, mettendoli prima a bagno nel latte, strizzandoli e macinandoli, in modo da ottenere un gusto dal sapore delicatissimo».
Sono tante le specialità, ma una menzione particolare meritano la cassatina, nata come semifreddo jolly per la domenica, copiata ma mai imitata, che si distingue per l’equilibrio dei sapori dove convivono la crema, la nocciola, un ripieno segreto, la panna allo cherry e le mandorle tostate in casa, così come la monoporzione Soave che deriva da una ricetta della nonna Maria a base di caramello e Marsala.
Oppure, accanto ai vari tipi di coppa, il gran gelato di frutta, servito all’interno di un mezzo ananas, dove i frutti di bosco sono rigorosamente freschi e di stagione.
Gelateria Veneta
via Vittorio Veneto, 74,
55100 Lucca LU
tel. 0583 467037
pierpaolo.gelateriaveneta@gmail.com
Orari: dalle 10.30 alle 23
sabato 10.30 – 24
chiusura: novembre, dicembre, gennaio, febbraio