Ebbene si, lo confesso, non avevo mai incontrato di persona Antonio Stanzione, il sommelier professionista che cura la rubrica In Vino Meritas.
Social e altri mezzi vari tipo video chiamate, skype ecc… avevano sopperito alla mancanza di un vis à vis.
Ma volete mettere conoscersi all’uscita della A14 di Civitanova Marche, rotatoria a destra sotto il Mercatone 1, nell’unico bar aperto che vende anche costumi da bagno, creme solari, salvagenti, secchielli e palette? Stare dentro è impossibile. Troppa musica, troppa confusione.
Fuori ci accoglie una tettoia di plastica e tavolini idem.
Ci accontentiamo e ci accomodiamo. Sono le 11 di una domenica di Luglio.
Abbiamo entrambi poco tempo. L’anziano cameriere che arriva ci da subito del ‘te’.
Non nel senso della bevanda ma nel senso della ‘confidenza’.
Ordiniamo, lui un caffè freddo come Carlo, io un succo di mirtillo, Nicoletta, la moglie di Antonio, un Aperol.
Che il cameriere friendly ci porta insieme ad un abbondante tagliere di pizze a spicchi non certo vegetariane. Sono con salame piccante, prosciutto cotto e formaggio, tonno e carciofini.
Abbasso gli occhi, rido dentro di me e sto per scusarmi per il gesto poco opportuno e, invece, lui esclama:
“Non ho fatto colazione!” Ed addenta lo spicchio con il salame.
Carlo gli tiene, goliardicamente, compagnia.
Il prossimo pezzo, Antonio, lo farà sul viaggio/degustazione in Franciacorta.
Seguirà la Valpolicella. Antonio affronta questo ‘duro lavoro’ con Alessandro Scorsone.
Una garanzia.
Mentre finisce l’ultimo pezzo di pizza con i carciofini mi fa crollare il mito di Dom Perignon.
Quando la verità viene a galla, come sottili bollicine di champagne, fa sempre male.
Non vi dico altro. Bontà sua, sarà lui a scriverlo e voi a leggerlo.
Intanto, se potete, continuate a berlo, intendo il Dom Perignon, che è sempre un’ottima scelta.
La prossima volta che ci vedremo con Antonio, sicuramente sarà a Roma in uno dei suoi ristoranti preferiti.
Con Alessandro a stappare bottiglie di pregio. Magari con qualche pezzo di pizza. Perché no?