Il 27 Maggio, su un prato verde a picco sul lago di Varese, sotto un sole tiepido e accarezzata da un piacevole vento, si è sposata Victoire Gouloubi, la mia bimba adottiva. Sono emozionata.
Quando la vedo apparire, al braccio del fratello, in un elegante abito bianco con lungo strascico vintage, verso qualche lacrima. E meno male che mi sono anche truccata. Per fortuna porto sempre grandi occhiali da sole da vista che proteggono i miei sentimenti commossi.
Il fortunato, Simone, è un ragazzo bello, gentile, intelligente, delicato. Sembra proprio l’opposto di lei. (Il Sindaco di Besozzo che li ha sposati ha detto: “Io una sposa così matta non l’ho vista mai.”) Lei è esuberante, vulcanica, passionale. Ma, sotto sotto, lui ha un carattere fermo e deciso.
Sono proprio belli insieme. Molto ben assortiti.
Il sì di Victoire non è il timido sì di una fremente sposina sull’orlo di una crisi di ansia.
E’ un SIIIII!!!! urlato al cielo con le braccia tese. Bouquet compreso.
Dietro di lei il piccolo, si fa per dire, Silvano ride con gli occhi e sempre con gli occhi adora la sua bellissima mamma.
Le Damigelle sono vestite con i colori della sua terra. Chimene, la sorella di lei che vive in Italia, è quasi irriconoscibile con quell’alto chignon che le slancia il viso.
Gli invitati siedono su candide poltroncine e tanti preferiscono stare sotto l’ombra del cedro del Libano.
Dopo lo scambio degli anelli, le firme di rito e il “Ora può baciare la sposa” ci facciamo tutti travolgere dalla musica e dalla grande voce della cantante sudafricana. La festa inizia ballando, continua ballando fra buffet di antipasti (buonissimi) isole di primi, contorni, grigliate, e non finisce mai perché la musica continua.
Sono con mio marito Carlo, Marina Malvezzi, Alessandra Beretta, Milena Camparada, Desiré Capuozzo, Doriana Tucci e consorte. Il nostro è un tavolo che sa come divertirsi e l’ottimo vino scalda i nostri animi. Io e le mie amiche ci scateniamo come se non ci fosse un domani per sederci stremate e felici. Prima della torta Victoire mi salta in braccio con lo slancio di una bambina. L’abbraccio.
Vi auguro le cose più belle giovani innamorati ‘persi’. In alto i calici e teniamoci in contatto.