Lo incontro vis- à- vis in un assolato pomeriggio di Luglio a Fano.
Per solidarietà mi tolgo i miei abituali occhialoni da sole che sono principalmente da vista.
Passiamo dal Lei al tu dopo un paio di battute simpatiche riguardo le nostre ultime cene.
Detta così è un po’ pesante ma rende perfettamente l’idea.
Valerio Massimo Visintin sale sul palco per presentare il suo ultimo libro Cuochi sull’orlo di una crisi di nervi, viaggio in incognito fra tic e manie della ristorazione italiana.
Lo presenta Davide Eusebi, nota firma del Resto del Carlino.
Lo spettacolo, perché quando c’è lui c’è spettacolo (è piena tutta la piazza), scorre veloce e leggero. Sono seduta accanto a Enzo Vizzari. Un grande privilegio per me.
Fra queste pagine che ho divorato come sono solita fare in un lungo viaggio, ci siamo tutti noi. Protagonisti di questo rutilante mondo del cibo, del vino, dei cuochi e via andando.
Tutti noi con difetti e virtù. Lo considero un manuale da cui attingere consigli e ispirazioni. Parole che vogliono aiutarci a camminare con le nostre gambe e a ragionare con la nostra testa. Poi c’è il lato sarcastico e ironico. Buffacchione e non buffone di questo giornalista che ha scelto di presentarsi al pubblico mascherato. “Ma non avrà caldo?” Si chiedono i più.
Ad un certo punto si toglie gli occhiali scuri e mette quelli per leggere.
Come tutti noi mortali è presbite. Cerco di capire qualcosa di più di lui mentre recita alcuni brani del libro. Gli occhi, si sa, sono lo specchio dell’anima. Occhi buoni, direi simpatici.
Voce calda e ben impostata.
Questo libro va letto per tanti motivi.
Il primo e lo scrivo ridendo per vedere chi c’è e chi non c’è.
Il secondo perché lo stile è piacevole e non smetti di leggere se non hai finito.
Il terzo perché i pensieri non sono affatto mascherati e solleverete la testa con qualche notizia che vi manca sicuramente.
Il paragrafo che mi è piaciuto di più e che la riassume e la dice tutta, cuochi non me ne vogliate lo sapete che vi voglio bene e sono sempre dalla vostra parte, è a pagina 37 e si intitola il limone.
Buona lettura!