… … su Italia a Tavola in una lunga intervista. Proprio mentre il Premio sta volgendo al secondo turno.
Lo ringrazio di cuore per avermi concesso le sue parole. Cliccate qui e buona lettura.

La mia pasta si chiama 600.27. Ho scelto grani duri tenaci per dar vita ad una semola dorata, omogenea e vellutata. Ho usato le classiche trafile di bronzo e un’essiccazione attenta a bassa temperatura per conservarne quasi intatti i valori.
Ho voluto che profumo, sapore e consistenza fossero netti e persistenti e che tenuta di cottura e gusto diventassero inseparabili.
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