Dopo più di un anno di prove e progettazioni è arrivata. Voluta e pensata da Carlo che ha voluto eliminare quasi ogni tecnologia per realizzare una lavorazione manuale, lenta e rispettosa. Impastando la nostra migliore semola di grani duri italiani, coltivati in Italia, insieme a uova fresche di galline allevate a terra sempre in Italia. La ritengo una pasta piena di amore. Del nostro amore nel farla. Inebriati da un profumo che sembra di essere in pasticceria. Lascio la parola a Carlo e la riprendo dopo per raccontarvi come la stiamo cominciando a cucinare.
Ma perché si chiama Pasta di Casa?
Questa pasta la faccio così: uso la migliore semola di grani duri italiani e la uova fresche di galline allevate a terra in Italia.
La lavorazione dell‘impasto è lenta, soffice e a freddo per mantenere intatto tutto il valore degli ingredienti.
Nelle fasi più importanti, quelle della stesa della sfoglia, del taglio e della formazione della matassina, ho preferito rinunciare a tutta la tecnologia superflua sostituendola con la naturalezza della manualità fatta di movimenti familiari, quasi arcaici, quelli che tutti noi abbiamo innati quando entriamo in cucina.
Per conservare il massimo del gusto nella fase dell’essiccazione a bassissima temperatura, ho visto che è meglio formare la matassina e adagiarla con le mani sul telaio, mantiene di più il sapore e la fragranza della semola con le uova.
Abbiamo provato i tagliolini sottili cotti velocemente nell’acqua delle vongole dell’Adriatico
I tagliolini con emulsione di burro e alici
La tagliatelle con il pesto e i moscioli di Portonovo
Le fettuccine con il ragù bianco di mare e le zucchine
Le pappardelle con il ragù di carne di Mamma Maria