Marco Del Comune è un bravissimo fotografo artista e anche un carissimo amico. Gli ‘issimo’ si sprecano e a ragione. Ha pensato un libro fatto di immagini tenere e suggestive e di parole a commento che le rendono evocative. Amici e amiche gli sono stati accanto con utensili di cucina vintage e con loro, le protagoniste: Le Moka. Il libro è edito dalla comune amica Sara Vitali, Cinque Sensi Editore e vi consiglio, vivamente, di averlo in casa. Le vecchie caffettiere, ormai in pensione e forse dimenticate in qualche credenza, torneranno a vivere nei vostri ricordi e sentirete, realmente, il profumo del caffè che, ad ogni ogni ora del giorno e della sera, borbottava felice nelle cucine felici.
Marco mi ha regalato la sua introduzione insieme alle parole del Maestro Gualtiero Marchesi. Sono qui sotto tutte per voi.
“La casa del bosco è un luogo magico, pieno di sorprese; ci vado spesso, e ogni volta mi svela delle sorprese, appunto.
La casa è un teatro: ogni stanza, un racconto su cui soffermarsi ed immaginare la pièce che potrebbe esservi rappresentata. Scenografie reali senza quinte che le sostengano, avvolte da un immaginario di racconti, sensazioni, pensieri, che ne scaturiscono.
Il mio racconto è caduto in cucina, e non poteva essere altrimenti. Uno spazio ristretto con una luce caravaggiesca, una scena teatrale fatta di colori naturali e un trionfo di moka sopra la mia testa. Il resto, sono le immagini di questi oggetti che hanno percorso e segnato il ventesimo secolo, nel costume, nei rapporti sociali, e nelle abitudini.
La Moka è nostra come la vespa.
Oggetti senza tempo, contemporanei che vivono il presente da almeno settant’anni.
Buona visione e buona lettura.
Nel libro c’è poi una parte dedicata agli utensili da cucina, sempre della collezione Gagliardi/Giandelli, introdotta da un pensiero di Gualtiero Marchesi. Ho voluto fare una sorta di trait d’union tra le moka e gli attrezzi da cucina, pensando proprio a Marchesi con il quale ho avuto l’onore di lavorare. Posso dire che Marchesi è stato per me anche un maestro, nonostante operassimo in ambiti diversi: non era infatti solo un cuoco, ma era molto molto di più.
Questo omaggio è un modo per me di sentirlo sempre presente, e sono sicuro che avrebbe apprezzato questo progetto.