Ho incontrato Lucia De Luca, la prima volta, a Siracusa. Ero ospite di un amico e stavamo mangiando in una trattoria tipica, elegante e colorata. Lucia portava circa 10 kg in più sul suo esile e ben fatto corpo e serviva a tavola. Mi ha subito colpito il suo modo di raccontare i piatti e la sua voce melodiosa con un lieve accento siculo molto piacevole. Una perfetta padronanza di un italiano forbito, variegato e una dizione da manuale. Le chiesi: “Da quanto tempo fai la cameriera?” E’ nata subito una grande simpatia fra noi. Ora posso affermare affettuosa simpatia.
Lucia De Luca è una cantante pop bravissima. Una che ha partecipato a concorsi nazionali e internazionali. Da Sanremo Giovani al Premio Mia Martini. Dopo quel giorno mi sono sentita in dovere di spronarla. Di farle riprende fiducia in sé stessa. Sono passati 8 anni e Lucia è rinata. Bella come una siciliana bellissima, orgogliosa di esserlo, sicura delle sua scelte e delle sue performance.
Così ogni volta che sono ‘scesa’ dalle sue parti ci siamo sempre viste e sentite. Guida turistica perfetta per qualsiasi esigenza. Mi è venuta a salutare al Minareto con il suo Giuseppe Piazza. Che coppia! Molto ben assortita e innamorata. Una prima colazione veloce e poi tanti progetti futuri. Che non svelo. Perché noi donne del Sud ‘scaramantiche siamo’. E poi regali a tutta la famiglia. Che abbiamo apprezzato commossi.
Un bacio, una foto e poi via verso Catania. Un volo per Ancona ci aspetta.
Vi ricordate, durante la parte prima del mio Ritorno in Sicilia, degli allevamenti in mare di cozze, vongole e ostriche? Ebbene lungo la strada che porta al Minareto ci sono, sulla spiaggia, due caseggiati non proprio invitanti. Sono due ristoranti di pesce e, soprattutto, sono due armatori che pescano e allevano.
Ci fermiamo a Ostrica Park, per una DJ come me è scontato.
Ci sediamo fuori sotto il portico e le boe azzurre, rosa e bianche che delimitano gli allevamenti sono lì davanti a noi.
Qui c’è il pescato del giorno, appena pescato. Un ben di Dio profumato e invitante.
Qualcuno di noi si butta sugli spaghetti con le vongole.
Altri sulle orate pescate stamattina.
Stiamo così bene che, il giorno dopo, mentre noi eravamo già al lavoro ad Osimo, i nostri amici sono ritornati a Ostrica Park per provare la frittura mista con i calamaretti spillo e i gamberi rossi.
Se passate di là ci metto la faccia e la firma. La mia voglia di tornare c’è già.