Tutto ciò che prende fiato o vita ha a che fare con l’ombra e la luce; la pausa e la gloria con cui il mondo rimescola le carte.
Illuminare è segnare l’orlo del buio attraverso le mille tonalità del grigio o la ferocia del nero. Ma, non c’è vera separazione: la luce siderale nuota nella notte come l’olio sull’acqua e le lettere mitigano l’abbaglio del foglio.
La poesia, poi, si annida gagliarda nel quasi giorno e nella quasi notte.
Il primo e l’ultimo chiarore, prima e dopo i fuochi, un po’ kitsch, d’albe e tramonti.
Banchetto di Giancarlo Vitali, acquaforte acquatinta 2002
Attorno al tavolo, carbone di Giancarlo Vitali, 2007