Fu il vento di Nicola Dal Falco
Fu il vento e null’altri a insegnare agli uccelli del cielo l’arte di intrecciare il nido. Ed essi, i nidi, somigliano a giochi di vento, a scherzi che resistono a mezz’aria
Fu il vento e null’altri a insegnare agli uccelli del cielo l’arte di intrecciare il nido. Ed essi, i nidi, somigliano a giochi di vento, a scherzi che resistono a mezz’aria
C’è fermento nell’aria. Malgrado tutto si moltiplicano incontri, conferenze, eventi. I contenuti scalpitano e tornano a farsi raccontare. Per questo motivo, per dare una ‘rinfrescata’ stimolante alla mia mente ho sposato appieno il progetto #freefrommissionpossibile di Rossanina Del Santo e Serena Mazza. Saranno con me nel mio retrocucina radiofonico una volta al mese. La sfida è cominciata lo scorso 9 Maggio. Cliccate…
La mia pasta si chiama 600.27. Ho scelto grani duri tenaci per dar vita ad una semola dorata, omogenea e vellutata. Ho usato le classiche trafile di bronzo e un’essiccazione attenta a bassa temperatura per conservarne quasi intatti i valori.
Ho voluto che profumo, sapore e consistenza fossero netti e persistenti e che tenuta di cottura e gusto diventassero inseparabili.
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