Fu per i sensi una sorta
di tramonto disegnato
a cui sovrapporre, di volta in volta,
un tocco avorio, una sfumatura albicocca
che virasse al porpora e al grigio,
sbiadendo d’acqua il colore
così che le macchie conservassero
della tinta giusto una linea
di contorno,
un ghirigoro postumo,
più l’intenzione, la memoria
del gesto che il risultato
fino al bianco, alla luce che si disfa,
al buio incipiente.
Nudo di Pierre Bonnard