Domenica scorsa sono stata a pranzo, adoro i pranzi delle Domenica!, da Mara e Antonio a Porto Recanati nel loro delizioso Ristorante Amarantos, lungo il corso principale e sotto l‘Hotel Enzo. Il più elegante albergo della piccola cittadina marinara che vive, pulsante, anche durante le stagioni fredde.
Conosco la cucina di Antonio Di Guglielmo da quasi 10 anni. L’ho sempre apprezzata, capita e mi sono, spesso, emozionata.
Ma Domenica scorsa è successo un fatto straordinario.
Di quelli che ti fanno pensare:” Credevo di aver assaggiato tutto ma questo mi mancava…”
Ai fornelli con Chef Antonio c’è una newentry che si chiama Elis. Un ragazzo molto simpatico, bravissimo che assorbe come una spugna gli insegnamenti di Antonio. E lui lo tratta come un figlio.
Elis è di origine albanese e, a fine pasto, ci fa assaggiare una grappa che profuma e sa, veramente di uva. Molto buona. Grazie Elis.
Mara Palanca, la moglie di Antonio nonché donna di sala, panettiera, pastaia e pasticcera mi dice: “Elis bisogna tenerlo d’occhio. Ha talento, istinto, inventiva.”
Ma torniamo al mio momento della meraviglia. Ordino la Tartare di gamberi, percoche, scaglie di mandorle, lime, bisque di gamberi.
Mi avvicino alla Bisque di gamberi, sì con la B maiuscola!, e parto per la tangente. Densa, estrema al limite massimo che si possa raggiungere in fatto di gamberi, di un rosso scuro tendente all’amaranto più intenso. Così buona che me la gusto prendendola con il dito indice. Perfetta in contrasto con la dolcezza della Tartare, delle percoche e delle mandorle, complice del lime che ne esalta il grande sapore. Bravissimo Antonio! Che poi mi spiega che ottiene questo massimo risultato con un primo passaggio in forno che caramellizza e blocca gli aromi che poi si sprigionano sul fuoco. Dopo un’inizio così mi sento appagata e felice e ho voglia di riassaggiare le mitiche Trenette con il battuto dello Chef.
Qualche anno fa, prima di Covid sono stata un pomeriggio in cucina con Antonio per carpire i suoi segreti.
Alla fine ho capito che, oltre alla freschezza della materia prima, il mistero si svela solo dosando tempi e manualità. Antonio cuoce e cuoce veramente. Non teme di andare oltre perché sa come si fa a non farlo. Lo dimostrano questi Filetti di sgombro che hanno appena lasciato la padella. Sono con le verdure grigliate di stagione molto croccanti come piacciono a me e con la misticanza colorata dai frutti di bosco e da un goccio di aceto. Un gran bel piatto.
La sala, a pranzo, è climatizzata al punto giusto, si sta bene, comodissimi sulle poltroncine vintage. I biscottini di Mara, gli Amarantini coccolano il nostro palato insieme alla grappa di Elis. Fuori sta per cominciare il Brodetto Show! Ma qui da Mara e Antonio si sta troppo bene!
La sera si può stare fuori nel ‘retrobottega’ e godere della brezza che arriva dal mare.