conversazione tra santi
sacri il cipresso impolverato, l’alloro
e la rosa, le cicale che incoronano
di canti l’ombra, tagliata nel muro,
alle donne che seguono l’acqua mentre corre nell’orto e di notte come i gatti osservano la vita rattrappita
delle cicorie, dei sedani, delle zucchine,
un’ombra rossa, accostata a una gialla, accesa d’oro, e un verde di pietra bagnata, fossile di cento mari:
così eterni stanno su un crocicchio
di sguardi e braccia quattro santi,
il quarto, di un bianco che è nuvola
e reliquia; si perde nei meandri d’alfabeti il libro
e lo soccorre la vita di una lepre presa per le orecchie
e quei passi, levati a forbiciate, quando l’aria
accarezza di turchino il poggio e si ferisce un fico
per il becco del tordo
olio di Filippino Lippi in San Michele
a Lucca