Ulivo Odisseo
Più di una pianta
Un nome
Torna nel racconto
Dell’eroe con l’ombra
Di una grazia
Del voto alla Dea amica
Come prova di una benevolenza
Che non arretra
Ulivo nel manico dell’ascia
Che fa la zattera
Per fuggire il regno settennale
Della Ninfa
E ulivo nel palo che frigge
L’occhio del Ciclope
Questi sono “sacra”
Arnesi magici
Parte di una liturgia d’uscita
C’è poi il corpo della Dea
L’unione in fondo alla paura
I due ulivi che lo accolgono
In riva al mare
A Scheria come a Itaca
Mentre l’ultimo è altare
Il gran letto del ritorno
E barca celeste