Proprio oggi, fresco fresco di stampa, mi arriva il nuovo libro del giornalista, scrittore, Andrea Bevilacqua. Siamo sempre sul Monte Conero e dintorni. Ma, a differenza del precedente Conero in pillole, l’esplorazione di un territorio, sconosciuto ai più, va dentro la storia, l’architettura, i borghi, le curiosità, il turismo ragionato da vivere in loco. Le attività collaterali sportive oltre il mare e la collina. Le ricette tipiche, intramontabili, patrimonio di ogni luogo dove si mangia bene e si beve meglio. L’artigianato, la manualità di un arte antica che resiste nel tempo. Le poche righe qui sotto ne riassumono il senso.
L’Editore è Giaconi e nelle foto in home page siamo io e Andrea durante una delle tante uscite eno-gastronomiche insieme. Buona lettura
La Riviera del Conero, che in questa guida si apre alla vostra conoscenza, è di fatto una realtà multiforme, in continua evoluzione, dotata di un interessante passato. E se vi dicessimo che non si limita solo a bellissime spiagge bagnate dalle cristalline acque dell’Adriatico? Questo magnifico “lembo di terra” prende il nome dal Monte Conero, chiamato così dai greci a causa della grande presenza di Corbezzoli (Kòmaros). Gli stessi greci siracusani di stirpe dorica che fondarono Ankon, l’odierna Ancona, attorno al 387 a.C. Questo peculiare promontorio, alto appena 572 m s.l.m, è di fatto uno dei più importanti promontori dell’Adriatico, dopo quello del Gargano in Puglia. Nonostante l’altezza ricordi più quella dei colli, il Conero mantiene la nomea di monte grazie ad un aspetto unico (sia per chi lo ammira da terra che per chi viene rapito dalla sua immagine in mare), alla presenza di sentieri e strapiombi tipici delle montagne e alla serie di attività che è possibile praticare, dall’arrampicata all’escursionismo. La sua posizione lo rende ancor più particolare. Infatti, se si guarda a Nord, spunta la città di Ancona, l’omonimo Golfo ed il Guasco, il colle cittadino che ospita la Cattedrale del Santo Patrono. Spostando l’attenzione a Sud, ci si imbatte nelle pittoresche Numana e Sirolo, entrambe apprezzatissime mete del turismo estivo. Ad Ovest invece, è possibile ammirare alcuni quartieri di Ancona (Posatora, Pinocchio, Passo Varano, Montedago, Ponterosso) fino ad arrivare alla vicina Camerano, borgo che ha dato i natali al famoso pittore Carlo Maratti. Ci vollero moltissimi anni prima che si iniziasse a parlare di Parco del Conero, la prima idea di area protetta nacque nel 1970 grazie ad un convegno organizzato dalla ONLUS dedicata alla salvaguardia dei beni naturali Italia Nostra. Dopo non pochi scontri tra Istituzioni nazionali, Partiti Politici ed Associazioni, il 17 marzo 1987, venne finalmente approvata la legge che istituiva il Parco Regionale del Conero. Il Consorzio di Comuni, Province ed Associazioni vide però la luce nel 1991, quando si tenne il primo Consiglio Direttivo. Sempre attorno agli anni ‘60 del Novecento, si iniziò a parlare della “Riviera del Conero”, attraverso l’omonima Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo, il cui scopo constava nella promozione turistica dei quattro Comuni rientranti nell’area del Conero, un’esperienza chiaramente ispirata al successo della non lontana Riviera Romagnola. Tale idea, entrata in breve tempo a far parte delle mete turistiche più interessanti dell’Adriatico, attorno agli anni Duemila, portò alcuni Comuni limitrofi (ben dodici) ad unirsi alle realtà di Ancona, Numana, Sirolo e Camerano e formare un’associazione più ampia. Così, grazie all’entrata di: Agugliano, Castelfidardo, Filottrano, Loreto, Montefano, Offagna, Osimo, Polverigi, Potenza Picena, Recanati, Santa Maria Nuova e Porto Recanati, nacque l’Associazione della Riviera del Conero e dei Colli dell’Infinito. Il neonato distretto turistico, ricevette nel 2016 il riconoscimento ufficiale da parte del Ministero dei Beni Culturali. La Regione Marche però, conscia delle incredibili caratteristiche di queste terre, nel 2018 propose di riconoscere la Riviera del Conero come Patrimonio dell’Umanità. Oggi, questo incredibile territorio rappresenta il biglietto da visita della Regione Marche, la seconda Regione più bella del mondo secondo la Guida Best in Travel 2020 di Lonely Planet, la casa di una delle spiagge più belle d’Italia secondo il quotidiano britannico The Guardian e la sede del più importante Santuario Mariano del Pianeta. Tutto questo, accompagnato da curiosità, tradizioni, specialità enogastronomiche e molto altro.