Ieri ho compiuto 62 anni. Sarei bugiarda se scrivessi che me ne sento 30, 40, 50. Mi sento quelli che ho. Tutti. Un fatto è certo. Ho un’energia alimentata dall’amore, dalla curiosità e dalla voglia di stupirmi e emozionarmi anche per le piccole cose che mi tiene attiva, materica e solare. Ma, perché c’è sempre un ma, da oggi in poi, voglio gustarmi ogni minuto, di fatica fisica, tanta nelle mie giornate in produzione, di fatica intellettuale, tanta nella mie giornate a leggere, scrivere, registrare e studiare, di fatica affettuosa, tanta nei giorni con i miei cari a parlare, progettare, giocare e cucinare. Dov’ero ieri e dove sono oggi? Ve lo racconto qualche riga più in là. Intanto salto la pasta, come 30 anni fa, come sempre.