Il Vesuvio ci accoglie coperto da una leggera foschia. Qualche nuvola bizzarra infastidisce la nostra giornata. Ora però il sole brilla e ci scalda.

Stiamo per andare alla Prima Colazione della Festa a Vico. La Prima Colazione preparata da 5 fra i più grandi Maestri dell’arte dolciaria italiani. Gianluca Fusto, il mio preferito, ci aspetta.

Un altro click con l’Iphone immortala il mare increspatello. Il vento sta spazzando via tutte le nuvole… io e la mia amica Alessandra Beretta, nella foto qui sotto con me, uniamo l’utile al dilettevole. Quando ce vo’ ce vo’! Stiamo lavorando. Nella foto non si vede ma accanto a noi c’è un tavolo con portatile e carte varie…

Come annunciato nel titolo faccio prima a dirvi chi non c’era. Visto che sono discreta nomino solo le persone che per caso sono cadute nei miei click.  Per me è la prima volta e non voglio farmela rovinare. Così non ascolto nessuno. Il primo che vedo è Paolo Marchi. Un veterano della Festa a Vico. Sta parlando con Rosanna Marziale, l’amica cuoca di Caserta che vedete di spalle, compagna di mille Congressi, compreso quello di Paolo Marchi.

Siamo sulla terrazza/piscina di un Hotel a Vico Equense. Torte al cioccolato, ciambelloni, zabaioni, insomma tutto il ben di Dio che da una Prima Colazione da Re ci si possa aspettare. Alessandra,digiuna  solo con un caffè, prende un maxi piatto e comincia a riempirlo anche per me.

Intravedo Gianluca Fusto e mi fiondo da lui. Adoro questo simpatico e buffo ragazzone. Dalle sue mani ho visto uscire delle dolci meraviglie. Ricordo un cioccolatino con olio extra vergine e rosmarino. Ovvio commenterete. Erano 15 anni fa. Non usuale allora.

Anche Valeria Piccini la pensa come me e fa la fila  per riempirsi il piatto di dolci leccornie di Gianluca.

Sullo sfondo ci sono anche dei salati.Prosciutto cotto e pane integrale. Ma chissà perchè noi italiani la mattina amiamo il dolce. Vogliamo cominciare la giornata con il cuore commosso. Gianluca ha preparato delle fette di pane alle noci, alle mandorle e li ha spalmati con confetture straordinarie: albicocche e zenzero, prugne e pinoli.

Fermi ragazzi! Un sorriso per la cronaca gastronomicaFacce da Festa a Vico! Gianluca ieri sera è andato a dormire prestissimo e stamattina è sveglio dalle 3. La sua ansia da prestazione lo mantiene bello, tonico e creativo.

Una Prima Colazione che si rispetti comincia con un ottimo yogurt. Questi nella foto qui sotto, che abbiamo assaggiato, sono deliziosi. Con frutti di bosco,  more, mirtilli. Di capra, di pecora, di mucca.

Abbraccio un caro amico. Non mi aspettavo di vederlo. Ad Andrea Muccioli mi lega una grande stima e tanto affetto. Bello rivederlo. Anche questo succede alla Festa a Vico.

Una spremuta? NoUna centrifuga. Mela verde, kiwi, albicocca, ciliegia. Tutti i colori delle contrifughe!

Stefania Moroni è una presenza importante e determinante della Festa a Vico. Ha sostenuto Gennarino Esposito dalla prima edizione. Stefania è un’istituzione e mi ricorda che è lei la terza generazione di donne della Famiglia Moroniprima la mamma di Aimo, poi Nadia ora lei. Con lei nella foto Gianluca ed una amica giornalista spagnola.

Cambio!! Eccoci, Alessandra, io, Gianluca e l’amica spagnola.

Incontro Enzo Vizzari, baci abbracci, andiamo alla conferenza stampa che doveva cominciare alle 10 e 30. Sono le 12 e finalmente Enzo sa di cosa parleranno. L’organizzata disorganizzazione della Festa di Vico è proverbiale. Un cult. Un giorno Licia Granello ha detto a Gennarinodevi strutturarti meglio, Fare le cose più organizzate. Gennarino ci ha pensato: poi non mi diverto più!!!  Enzo Vizzari, Paolo Marchi e Francesca Barberini conducono un divertente dibattito sul tema: ultima cena prima della fine. Spaghetti al pomodoro?

Uno dei principali sponsor della Festa è un famosissimo pastificio italiano. Alla pausa pranzo, la Festa di Vico è un continuo allenamento delle mandibole, arrivano a buffet fumanti spaghetti al pomodoro che provocano le mie amiche ad emulare Alberto Sordi, Toto e Pulcinella…

Qui sopra Alessandra Beretta e Raethia Corsini si abbuffano di spaghetti al pomodoro, qui sotto Elisabetta Serraiotto, la fata del Consorzio tutela del Grana Padano avvolge diligente i suoi spaghetti con la forchetta. Il bello di tutto ciò è che gli spaghetti sono usciti dalle cucine dopo i babbà e le cassatine…

L’allegria è contagiosa, il pasticciare, che non si dovrebbe fare in teoria, qui a Vico fa parte della disorganizzata organizzazione. Siamo tutti muniti di ogni marchingegno, dai più tradizionali ai più tecnologici per fare foto a volontà. Io ed Elisabetta abbiamo il ricordo di tanti viaggi insieme. Così ci facciamo fare la foto della Festa a Vico.

Scende la sera, il sole non ha voglia di andarsene. La Festa si sposta al mare. Più di 100 grandissimi cuochi stanno per esibirsi uno per l’altro e tutti per uno. Sono previste più di 1700 persone… Sta per scoppiare la bolgia umana.

Bolgia umana ma, abbastanza educata, perchè il pubblico che partecipa a Vico sembra quasi che sia selezionato a monte. Dico sembra poi magari lo è. Un pubblico sicuramente colto che fa una paziente lunga fila solo per prendere una ciliegia ripiena di foie gras che gli offre Ilario Vinciguerra. (Uno dei bocconi più golosi che ho mangiato). 

W le donne. La bella Aurora Mazzucchelli aspetta i suoi piattini. Dietro di lei si dà da fare il giovane Iaccarino. Come vedete sono tantissimi, insieme ai loro collaboratori. Come per magia escono piattini, piatti, bicchierini, ciotoline e bocconi da prendere solo con le mani.

I grandi cuochi si divertono e spiegano con diligenza le loro creazioni. Io e Alessandra camminiamo in fila indiana. Dietro di noi Elisabetta. Alessandra ha sempre con sè una mozzarellina che abbiamo chiamato scroccariella… una tentazione a cui non sa resistere.. come la capisco!

Eccoci qua. Siamo trasportare dall’euforia, dai profumi, dai fumi, dalle bollicine? Siamo qui per questo d’altronde. Tre facce di Festa a Vico!

Un piatto che mi è rimasto in mente è quest’uovo con riso. Piatto freddo servito dalla bella Maida Mercuri e preparato da Matias PerdomoUna recente stella michelin per il Pont de Ferr a Milano…

Alessandra ed io rientriamo in Hotel accompagnate da un autista d’eccezione, protagonista fra i big: Filippo La Mantia , che ha fatto gustare caponatina di melanzane senza aglio e cipolla, cannoli ripieni ed una cassatina piccola come un’ostia.

Grande Filippo. E grazie del passaggio. Ci vediamo alla prossima Festa a Vico. Ormai diventerò di casa anch’io.